Nardi bacchetta Loschiavo: “PoliticaMente scorretto”. Busto polveriera centrodestra

BUSTO ARSIZIO – Non c’è solo il “caso” Rogora, pronto a passare dalla Lega a Fratelli d’Italia, a creare tensione tra gli alleati della maggioranza di centrodestra che governa Busto. Fratelli d’Italia, per voce del coordinatore Massimiliano Nardi, attacca l’associazione PoliticaMente, fondata dall’assessore (in quota Lista Antonelli) Salvatore Loschiavo. E all’inaugurazione della collezione Celora al Museo del Tessile si è sfiorato il caso diplomatico, sull’asse Lega-FdI, per la scaletta dei discorsi delle autorità. Insomma, la coalizione che a livello nazionale punta a vincere le elezioni (e che a Busto le ha vinte dodici mesi fa al primo turno), nasconde una polveriera che sembra pronta ad incendiarsi.

I confronti “sbilanciati”

Ad accendere la miccia è Massimiliano Nardi, presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia, che non ha preso bene l’esclusione dei rappresentanti del suo partito dai due confronti all’americana organizzati da Politics Hub (questa sera, 12 settembre) e da PoliticaMente a Busto Arsizio (giovedì 15 settembre). «Quando si organizzano questi eventi sarebbe bene invitare tutte le parti contrapposte, a maggior ragione se si esclude l’unico partito di opposizione e quello che è proiettato ad essere il primo partito. Fratelli d’Italia sarebbe stata l’unica voce contraria a certe scelte compiute dal governo Draghi».

L’attacco a PoliticaMente

Da destra, Massimiliano Nardi e Salvatore Loschiavo

I “meloniani” di Busto annunciano che diserteranno i confronti, a cui per il centrodestra parteciperanno rispettivamente Manuela Maffioli e Stefano Candiani, entrambi candidati della Lega. «Niente contro di loro, ma sarebbe più corretto invitare un candidato per partito oppure chiedere alla coalizione di scegliere – sottolinea Massimiliano Nardi – se ai giovani di Politics Hub posso concedere il beneficio del dubbio di uno scivolone per errore di gioventù, anche se i fili che si muovono dietro si vedono, mi fa specie se questa disattenzione arriva da un esponente politicamente strutturato come Salvatore Loschiavo (fondatore di PoliticaMente, ndr). Se la sua associazione appartiene ad una parte sarebbe bene dichiararlo; oppure visto lo scivolone dovrebbe cambiare nome in “PoliticaMente scorretto”. Lo considero uno sgarbo politico». Anche perché Loschiavo, assessore alla sicurezza e alla mobilità, è un alleato nella maggioranza di Busto e sarebbe in procinto di diventare il coordinatore della Lista Antonelli.

Il “caso” Rogora

Poi c’è sempre la vicenda Max Rogora. Il consigliere che ha detto addio alla Lega è pronto a traslocare in Fratelli d’Italia. Nardi non lo nega: «Con Max ci conosciamo da una vita. Ha deciso di lasciare la Lega, scelta sua, e se vuole entrare in Fratelli d’Italia noi siamo disponibili. Ma non abbiamo fatto campagna acquisti. Se lo farà subito o se intende aspettare è a sua discrezione. Se entra nel nostro gruppo saremo in quattro, ma in questa fase non è motivo di andare a rivendicare qualcosa. Cambiano gli equilibri ma non chiederemo un assessore in più. Quando ci saranno eventuali rimpasti valuteremo». E a chi, come il segretario della Lega Stefano Gualandris, accusa Rogora di essere in cerca di un posto, Nardi replica secco: «Max entra da noi per fare il consigliere e basta. Senza incarichi».

Le ripicche

Sullo sfondo di tutto questo bailamme politico c’è una campagna elettorale in cui ciascuno dei partiti alleati del centrodestra dovrà convincere gli elettori a barrare il proprio simbolo. Così gazebo ed eventi politici sono distinti e, inevitabilmente, in competizione. Tanto che sotto il gazebo di Forza Italia, visitato dai candidati nei collegi della provincia di Varese, qualcuno ha fatto notare che «si fermava più gente rispetto a quello di Fratelli d’Italia», che era pochi metri più in là.

E sabato sera, 10 settembre, all’inaugurazione dell’intitolazione del “museo del ciclismo” a Luigi Celora, si è rischiato l’incidente diplomatico sulla scaletta degli interventi delle autorità. L’europarlamentare Isabella Tovaglieri (Lega) sarebbe stata esclusa dalla scaletta su input dell’assessore Daniela Cerana (FdI), perché, come è stato spiegato nel corso della presentazione, «siamo in campagna elettorale». Poi però è stata fatta intervenire e a quel punto anche la stessa Cerana ha preso la parola. Marcatura stretta: il tutto di fronte all’ignaro pubblico presente. «Stendiamo un velo pietoso» il commento sottovoce di uno degli esponenti di maggioranza presenti. Dopo le elezioni del 25 settembre, anche in consiglio comunale, non sarà una passeggiata.

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