Dal “museo” di Celora alla Busto-Scopello con Damiano Cunego: la città del ciclismo

BUSTO ARSIZIO – Dal passato al presente, due giorni di Busto capitale del ciclismo. Prima il riconoscimento del valore della “memoria storica” del ciclismo bustocco con l’intitolazione della collezione Luigi Celora conservata nella sala del ricamo del Museo del Tessile, poi la 27esima edizione della Busto-Scopello, che torna finalmente alla normalità dopo gli anni del Covid, con oltre cento partecipanti e una giornata di tempo splendido. E Busto si scopre anche una città da Maglia Rosa, con la mostra fotografica dedicata a Vincenzo Torriani al Museo del Tessile, inaugurata in occasione della cerimonia per Celora e la ciliegina della presenza nel plotone della Busto-Scopello del campione Damiano Cunego, vincitore del Giro d’Italia 2004 e vicecampione del mondo a Varese 2008.

La Busto-Scopello numero 27

Un successo l’edizione numero 27 della Busto-Scopello, la tradizionale pedalata cicloturistica di circa 100 chilometri che è partita alle otto di stamattina, 11 settembre, dal Museo del Tessile con cento ciclisti al via, tra cui il già vincitore del Giro d’Italia Damiano Cunego ma anche la presidente del consiglio comunale di Busto Laura Rogora, la vicepresidente di ASSB Maria Teresa Nasatti e gli ex Pro Marcello Bergamo e Alberto Della Torre. Salutati dal sindaco Emanuele Antonelli nel ruolo di starter, affiancato dall’assessore allo sport Maurizio Artusa e dal consigliere Orazio Tallarida, e con la benedizione del parroco di Madonna Regina, i ciclisti si sono diretti verso via Lonate per poi raggiungere il Piemonte fino alla scalata finale di Scopello.

«Ce l’abbiamo fatta» la grande soddisfazione della “patron” Antonella Grassini, che proprio oggi compie gli anni, e che guida la complessa macchina organizzativa della Busto-Scopello. «Grazie ad Antonella e a tutti i volontari» il tributo dell’assessore Artusa. La manifestazione ha anche un valore solidale: il ricavato della sottoscrizione a premi, che come da tradizione ha caratterizzato il pranzo a Scopello, verrà devoluto all’Aias di Busto Arsizio e al Comitato Maria Letizia Verga per lo studio della leucemia.

Il “museo” intitolato a Luigi Celora

Nel tardo pomeriggio di ieri, 10 settembre, il ciclismo era stato protagonista nel segno di Luigi Celora, giornalista e storico delle due ruote a pedale, a cui l’amministrazione ha intitolato la sua collezione di cimeli storici, da sempre definita come “museo del ciclismo”, ospitata nella sala del ricamo del Museo del Tessile. Allo svelamento della targa, oltre alle autorità cittadine, era presente anche la figlia di Luigi, Mariagrazia Celora. Scomparso lo scorso gennaio all’età di 94 anni, Celora, già patron della società ciclistica bustocca GS Tre Farioli, aveva donato al Comune la collezione di cimeli di storia del ciclismo a cui aveva dedicato una vita (era affezionatissimo in particolare ai ricordi del Campionissimo Fausto Coppi, tesserato per il Velo Club Bustese) e volle fortemente che fosse esposta nei prestigiosi spazi del museo perché anche le giovani generazioni potessero conoscere le gesta dei grandi atleti del passato. «L’intitolazione – si legge in una nota dell’amministrazione – rappresenta un doveroso gesto di riconoscenza nei confronti della “memoria storica” del ciclismo cittadino, oltre che un modo per ricordarne la generosità, la competenza e la passione per lo sport».

Nel foyer della sala conferenze del Museo del Tessile è stata inoltre inaugurata la mostra “La Grande Epopea – Una vita per il Giro”, dedicata allo storico patron della Corsa Rosa, Vincenzo Torriani, alla presenza dei due figli Gianni e Marco.La mostra fotografica sarà visitabile fino a martedì 13 settembre negli orari di apertura del museo.

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