Nel Varesotto solo 3 nuovi casi. Lombardia: raddoppiano i guariti. Attesa per il Dpcm

MILANO – La quiete prima delle riaperture. Il trend del contagio in Lombardia continua a rimanere stabile, ma c’è un dato che, alla vigilia del fatidico lunedì 18 maggio, lascia trasparire qualche speranza in più. Sono solo 3 i nuovi contagiati accertati in provincia di Varese, nel report giornaliero diffuso da Regione Lombardia. Dopo i 41 di ieri, attribuibili per almeno due terzi alle campagne di tamponi in corso nelle RSA (nello specifico, si trattava degli esiti dell’istituto Madonna della Croce di Viggiù), il dato di oggi, con i casi positivi che si contano sulle dita di una mano, è il più basso da prima del lockdown. Sempre che non possa celare qualche motivazione tecnica legata all’analisi dei tamponi o all’inserimento degli esiti nel database regionale (anche Como, che dipende da ATS Insubria, registra solo 4 casi), è di buon auspicio in vista delle riaperture. In linea con la situazione della Lombardia.

Il riepilogo dei numeri

Anche in Lombardia il numero dei nuovi contagiati è inferiore rispetto a ieri: 326, contro 399, anche se con meno tamponi processati. Oggi, 17 maggio, i test analizzati sono stati 11.809, contro i 14.145 di ieri: il tasso dei nuovi positivi in rapporto ai tamponi rimane quindi sostanzialmente in linea con quello di ieri (2,7% rispetto a 2,8% di ieri). Nota dolente di giornata, torna a salire il numero dei decessi, 69 contro i 39 di ieri, anche se si tratta comunque di un dato inferiore rispetto a quello dei giorni precedenti, quando i pazienti che non ce l’avevano fatta superavano le 100 unità. Continua invece il costante calo dei ricoverati: meno 13 in terapia intensiva, con il totale che scende a 255, e meno 41 negli altri reparti Covid, in tutto 4.480. Aumenta in modo confortante infine il numero dei guariti: nelle ultime 24 ore sono 823 le persone che hanno ricevuto il doppio tampone negativo che significa la fine dell’incubo Coronavirus.

I dati nelle province

«Anche i dati di oggi indicano che il trend dei contagi è sostanzialmente soddisfacente – il commento dell’assessore regionale al welfare Giulio Gallera – il rapporto tra i tamponi effettuati e i casi positivi è nel complesso favorevole. Raddoppia, rispetto a ieri, il numero dei guariti. Induce all’ottimismo anche il numero dei pazienti in terapia intensiva e non in terapia intensiva, entrambi in costante diminuzione».

L’attesa del DPCM

Nel frattempo la giornata è stata caratterizzata dalle polemiche sul ritardo nell’uscita del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle riaperture, annunciato ieri sera a reti unificate dal premier Giuseppe Conte. Nel primo pomeriggio il governatore Attilio Fontana ha pubblicato le linee guida approvate dalla conferenza delle Regioni, in anticipo rispetto all’ordinanza che deve farle entrare in vigore: «L’ordinanza della Regione Lombardia è pronta. Manca solo la mia firma che sarà messa appena ricevuto il DPCM di Conte – ha sottolineato Fontana – dopo una lunghissima trattativa, terminata alle 3.15 di ieri notte, le Regioni, unite e compatte, hanno ottenuto che le linee di indirizzi da loro proposte fossero parte integrante del Dpcm del Governo, per evitare contrasti interpretativi con quelle nazionali. Ma soprattutto per rendere più chiare per i cittadini le regole cui fare riferimento. C’era una sovrapposizione di norme che non avrebbe consentito agli operatori di riprendere le attività. Con le linee guida dell’Inail nessuno sarebbe riuscito a ripartire. Intanto, fiducioso che da Roma finalmente arrivi il testo approvato, pubblico le linee guida proposte dalle Regioni che il Governo si è impegnato a recepire nel testo del suo decreto». Così ristoratori, baristi, parrucchieri e tutte le attività di commercio al dettaglio destinate a riaprire, di fatto avranno solo poche ore per gli ultimi ritocchi necessari per ripartire.

lombardia varese contagio dpcm – MALPENSA24