Riaperture: lunedì 18 bar, ristoranti e negozi, il 25 le palestre, il 15 giugno i cinema

ROMA – Lunedì 18 riaprono tutte le attività commerciali al dettaglio ma anche bar, ristoranti, gelaterie, parrucchieri ed estetiste, oltre alle funzioni religiose e agli allenamenti delle squadre sportive. Il 25 maggio tocca a palestre, piscine e centri sportivi. Il 15 giugno cinema, teatri e servizi educativi. Ecco il calendario delle riaperture, annunciato dal premier Giuseppe Conte nell’ennesima conferenza stampa serale di questa emergenza Covid-19. Subito dopo l’annuncio del DPCM, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha a sua volta preannunciato un’ordinanza che recepisce sostanzialmente le indicazioni nazionali sulle riaperture. Da lunedì 18 maggio quindi anche in Lombardia (che pure per l’Istituto superiore di sanità è con Umbria e Molise una delle regioni da tenere sotto osservazione per il rischio di ricaduta del contagio) via libera a bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, negozi e messe, il 25 maggio alle palestre.

Prima tappa: 18 maggio

«Da lunedì 18 maggio riaprono i negozi di vendita al dettaglio e i servizi legati alla cura della persona come barbieri, parrucchieri e centri estetici, ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, pub – annuncia il presidente del Consiglio – da lunedì riaprono anche gli stabilimenti balneari e le celebrazioni liturgiche, gli allenamenti di calcio e musei e biblioteche».

Gli spostamenti

Sempre da lunedì «ci si sposterà all’interno della regione senza alcuna limitazione, quindi via le autocertificazioni – aggiunge il premier – si potrà andare dove si vuole: nei negozi, in montagna, al mare. E riprende la vita sociale. Rimane il divieto di uscire per chi è positivo al virus e per chi è in quarantena o ha sintomi. Resta il divieto di creare assembramenti. In questa fase bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro. Raccomandiamo di portare la mascherina, in alcuni casi sarà obbligatoria. Da una regione a un’altra ci si può spostare per i motivi già noti. Gli spostamenti interregionali sono limitati fino al 3 giugno. Se i dati continueranno a essere incoraggianti, potremo tornare a muoverci in tutta Italia senza limitazioni. Dal 3 giugno ci si potrà spostare nell’Unione europea senza quarantena».

Le tappe successive

«Dal 25 maggio riaprono le palestre e i centri sportivi – annuncia Conte – dal 15 giugno riaprono teatri, cinema, e sarà a disposizione dei nostri bambini un ventaglio di offerte e di attività ludico e ricreative. Le regioni potranno ampliare queste misure e nel caso restringerle».

La situazione

«Affrontiamo un rischio calcolato consapevoli che la curva potrà tornare a salire ma non possiamo aspettare il vaccino» sottolinea il premier, che guarda già anche più avanti, alla vera e propria fase del post covid: «Emergenza pesante, ci sta assorbendo tutti, ma non è questo il momento di prendere fiato, non possiamo permetterci di fermarci. Dobbiamo fare correre l’economia del nostro Paese. Ora ci dedicheremo senza tregua al decreto semplificazioni. L’obiettivo è chiaro: rendere più rapidi e trasparenti alcuni passaggi amministrativi. Subito dopo inizieremo a programmare interventi di più ampio respiro investendo sull’Italia che vogliamo: più verde, più digitale, più inclusiva».

L’ordinanza della Lombardia

«Regione Lombardia ha deciso di riaprire musei, ristoranti, bar, parrucchieri, estetiste e molte altre attività commerciali. Via libera anche alle funzioni religiose».
Lo stabilisce l’ordinanza alla firma del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che verrà emanata dopo l’entrata in vigore dopo il Dpcm.
«Palestre e piscine – si legge nella nota – saranno riaperte il 25 maggio. Sarà obbligatoria la misurazione della febbre per i clienti dei ristoranti. Per il resto, in linea di massima, si seguiranno le indicazioni previste dalle linee guida delle Regioni e indicate già ieri al Governo».
Il documento regionale avrà effetto da lunedi’ 18 a domenica 31 maggio.
«Su tutto il territorio regionale – si legge nella Nota della Regione – permane poi l’obbligo di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all’aperto. Così come restano in vigore le disposizioni previste nella precedente ordinanza in tema di organizzazione del lavoro».
«Da lunedì – spiega il presidente Attilio Fontana – compiremo un altro importante passo avanti verso la nuova normalità. Sono certo che i lombardi sapranno agire responsabilmente e nel rispetto delle regole».

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