MALPENSA – Il lavoro manca, anche se Malpensa sta facendo registrare numeri da record. E’ il caso dei 40 lavoratori della cooperativa Work Time operante alla Cargo city per Beta Trans. A causa della sospensione dei voli di Nippon Cargo, che in brughiera faceva decollare un aereo al giorno, ormai si sono ridotti (quando va bene) a lavorare due giorni alla settimana. Risultato? Niente stipendi e niente ammortizzatori sociali.
Niente cassa integrazione
A denunciare il caso è la Cub Trasporti, da anni impegnata in prima linea contro il dilagare delle cooperative in aeroporto, utilizzate per tagliare diritti e stipendi rispetto a chi è inquadrato con un normale contratto da dipendente. «Agli incontri sindacali, i responsabili della cooperativa sostengono che, non essendoci lavoro, è giusto che i lavoratori, una volta finito l’utilizzo delle loro ferie, non siano più retribuiti. Secondo loro le cooperative possono non pagare il contributo all’Inps per accedere agli ammortizzatori sociali e, quindi, ora questi lavoratori non hanno neppure la possibilità di utilizzare cassa integrazione o mobilità».
Un film che si ripete
Da anni il sindacato di base denuncia invano all’Inps e all’ispettorato del lavoro situazioni simili che si ripetono in aeroporto, ma ancora non è stata trovata una soluzione. «Ci troviamo di fronte al classico giochino delle committenti che, per ridurre salari e garanzie, appaltano alle cooperative, per poi risparmiare su tutto, compreso il pagamento degli ammortizzatori sociali», spiega Renzo Canavesi della Cub. «Nei prossimi giorni all’incontro che si terrà in prefettura a Varese denunceremo questa situazione e chiederemo un intervento del rappresentante del governo. Chi in questi giorni polemizza sui giornali, su posti di lavoro che si dovrebbero perdere a Malpensa e Linate a seguito del Decreto dignità, si dimentica di dire che il precedente Ministro del lavoro che, come tutti sanno, arriva dal mondo delle cooperative, non solo ha depenalizzato il reato di interposizione di manodopera, ma ha sempre evitato di intervenire sull’utilizzo di false cooperative».