Le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati di Varese, SPI – CGIL, FNP – CISL, UILP – UIL, si uniscono alla protesta dei dieci sindaci del territorio di Somma Lombardo, in rappresentanza degli 80.000 abitanti, contro il depotenziamento dell’Ospedale di Somma Lombardo e lo spostamento dell’attività di chirurgia oculistica.
In una fase dove la pandemia, ha messo a nudo le gravi carenze della medicina territoriale, dove da anni nella nostra regione si è perseguito lo smantellamento dei servizi essenziali, come la prevenzione, la presa in carico e la mancata integrazione dei servizi socio -sanitari, riteniamo gravissima la decisione di depotenziare l’Ospedale di Somma Lombardo.
Questo comporterebbe per molte persone anziane, con malattie croniche o con disabilità ed anche per tutti i cittadini un notevole disagio dovendo recarsi in altre strutture del territorio congestionando ulteriormente i Pronti Soccorso, basti pensare alle persone sole o prive dei mezzi di trasporto.
L’Ospedale di Somma Lombardo avrebbe dovuto diventare un (POT) Presidio Ospedaliero Territoriale ma il progetto non è mai decollato. Oggi assistiamo al suo depotenziamento, e ciò appare ancora più contraddittorio a fronte delle risorse del PNNR che arriveranno sul territorio ASST Valle Olona per la sanità e il potenziamento della medicina territoriale.
Chiediamo ad ASST di rivedere la propria scelta e di aprire un confronto con le Organizzazioni sindacali, assieme ai Sindaci del territorio. Rivendichiamo con forza la difesa di una sanità pubblica a favore dei cittadini con una vera integrazione dei servizi socio – sanitari del territorio.
Spi – CGIL, Fnp – CISL e Uilp – UIL Varese
Anche i parroci in difesa dell’ospedale di Somma. «No al declassamento»