Somma in consiglio per l’ospedale: Lega assente. Bellaria: «Mancanza di rispetto»

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SOMMA LOMBARDO – La politica incalza, i parroci fanno fronte comune, i cittadini alzano la voce e invocano di impedire il declassamento dell’ospedale di Somma Lombardo. Ma la Lega sceglie di muoversi controcorrente e non si presenta in consiglio comunale. È successo ieri, 29 settembre. A tavolino, due nuovi ordini del giorno. Uno del consigliere di maggioranza Claudio Brovelli (Sinistra per Somma), che ricalca e amplia quello presentato – discusso e approvato all’unanimità – lo scorso 8 settembre. L’altro, proprio del Carroccio, presentato all’indomani del dibattito e messo inevitabilmente da parte, vista l’assenza dei suoi interlocutori. La domanda se la sono fatta tutti: perché? «Mi aspettavo serietà e responsabilità. Questa è una mancanza di rispetto nei confronti del principale organismo cittadino», ha detto il sindaco Stefano Bellaria. «Sono rammaricato», gli ha fatto eco Brovelli. «Potevamo – e, in teoria, dovevamo farlo – trovare una soluzione per presentare un unico documento». Dalla minoranza, la capogruppo di Fratelli d’Italia, Manuela Scidurlo: «Non abbiamo cambiato idea il giorno dopo, non lo facciamo adesso. Ora insistiamo per un incontro con i vertici di Asst Valle Olona».

Le differenze

Due Odg «praticamente uguali per i due terzi», ha spiegato Brovelli. Ma diversi. Almeno per un punto fondamentale, ovvero quello destinato alle sale operatorie e al loro utilizzo: «Nel documento della Lega non c’è». Infatti, uno dei temi clou – già affrontato – era proprio scongiurare il ventilato spostamento dell’attività chirurgica dell’Oculistica a Gallarate. Soluzione che porterebbe di fatto alla chiusura totale della chirurgia, visto che al momento le uniche operazioni svolte sono di carattere oculistico. Per l’esponente della Sinistra sommese, l’assenza del Carroccio «non mi sembra casuale». Inoltre, «ho personalmente presentato questo Odg dopo aver letto quello della Lega». Non sono mancati i contatti con il capogruppo leghista Alberto Barcaro, ha sottolineato: «Mi ha suggerito di trovarci e realizzare un unico documento: non ho ricevuto nessuna telefonata». Un modo per dire che «per correttezza pensavo si potesse discuterne, dato che lo avevamo approvato tutti insieme l’ultima volta».

La posizione del sindaco. E i primi contatti

Bellaria non ha ben digerito questa mossa: «Mi spiace non si siano presentati. Sarebbero potuto intervenire, chiedere di discuterlo nuovamente, ritirarlo e ripresentarne uno unico». Insomma, avevano più soluzioni rispetto a quella scelta. «Non esserci, vuol dire non avere rispetto della principale istituzione di Somma Lombardo, che è il consiglio comunale. Si dibatte, si critica, ognuno dice la sua. Ma si viene e si cercano soluzioni». Non ha poi dimenticato di aggiornare sullo stato degli incontri previsti con i vertici di Asst Valle Olona. «Abbiamo contattato l’azienda via pec dopo lo scorso consiglio comunale. Ma ci hanno dato disponibilità dopo il 15 di ottobre». Nonostante le tempistiche, la disponibilità non manca: «Siamo aperti a qualsiasi data,  tutti i sindaci del Piano di zona, per affrontare un tema così importante». Accenni anche agli spazi presenti al Bellini, «che ci sono». E ancora: «Non ha senso smantellare tutto, il servizio funziona in maniera eccellente. Il problema è la mancanza di un anestesista? Non si chiude per questo, ma si ragiona per individuare una soluzione e trovarne uno. A Somma si può fare anche tanto altro».

«Favorevoli, ora gli incontri»

Per Fratelli d’Italia, secondo partito d’opposizione in città, la posizione non cambia. Così Scidurlo: «Ci siamo trovati l’8 settembre votando l’Odg. Il mandato inviato alla giunta sembra sia stato già messo in atto, facendo i primi passi». E ha aggiunto: «Il documento presentato dalla Lega è simile, ma completamente diverso» Nel senso che «non c’è un punto (sulle sale operatorie, ndr) su cui abbiamo dibattuto a lungo. Noi non abbiamo cambiato idea ma siamo sempre più convinti che il prossimo passo da fare sia insistere per un incontro con vertici dell’azienda sanitaria e portare soluzioni concrete».

Le motivazioni della Lega

Nel frattempo, il Carroccio ha diffuso una nota per spiegare le motivazioni della sua assenza in aula. Ecco il testo integrale:

La Lega non è per un depotenziamento del presidio ospedaliero sommese, ma per trovare alla struttura una specificità che possa garantirle un futuro.
Non concordiamo nemmeno in una eventuale “mobilitazione popolare” come qualcuno sta prospettando di fare; doveroso ricordare che già’ anche nel 1996 qualcuno disse “non e’ scendendo in piazza che salveremo l’Ospedale”.
Crediamo che tale azione potrebbe minare ulteriormente una condivisione che ci auguriamo potrà arrivare presto vista la risposta inviata da ASST il 23 Settembre u.s. al Sindaco e la documentazione pervenuta oggi ai consiglieri comunali.
Negli ultimi giorni, tra Sindaci in fascia tricolore e comunicati stampa distribuiti in chiesa ai fedeli, l’attenzione sul presidio ospedaliero sommese ha raggiunto livelli mediatici che non condividiamo.
Non ci siamo presentati in consiglio comunale per scelta, consapevole. Una scelta condivisa con tutta la sezione per non strumentalizzare ulteriormente la situazione, ma ci penseranno i consiglieri ne siamo sicuri.
La sera dello scorso consiglio comunale avevamo depositato un o.d.g. serio e credibile, avevamo parlato di risorse già investite e già impegnate da Regione e da ASST.
Dopo 13 giorni qualche altro consigliere ci ha seguito quasi completamente, depositando un altro odg in pratica identico al nostro, ma rimarcando la volontà di mantenere la chirurgia oculistica.
Il giorno della capigruppo, lo stesso chiese una condivisione telefonica, noi non avevamo preclusioni di sorta in tal senso, ma il PDC, il giorno seguente ha inviato la convocazione del consiglio comunale con entrambi gli odg inseriti; abbiamo letto, questa scelta come una forzatura, come un “Noi abbiamo i numeri e noi voteremo il nostro documento”.
Crediamo che la condivisione ci poteva essere, ma ci sono state due settimane dal Consiglio scorso in cui ci si poteva trovare tutti insieme per cercare e trovare una soluzione.

Nessun problema, anche noi vogliamo il bene del nostro presidio ospedaliero e continueremo (per quanto possibile) il nostro lavoro di valorizzazione della struttura, dietro le quinte.
Nessun cappello da mettere, nessuna pistola fumante dietro l’angolo, solo la consapevolezza che questo percorso forse era iniziato da tempo e che qualcuno (forse per scelta) non ha giocato a carte scoperte con la cittadinanza e con tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza.
Confidiamo in un confronto proficuo fra tutti gli attori, per poter comprendere meglio la situazione attuale e per capire quale potrà’ essere il futuro del presidio ospedaliero tanto caro ai sommesi.

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