Anche i parroci in difesa dell’ospedale di Somma. «No al declassamento» 

Somma don basilio pasqua

SOMMA LOMBARDO – «Esprimiamo la nostra sincera preoccupazione in merito a ciò che sta accadendo nel nosocomio sommese, che di giorno in giorno viene depauperato e declassato sempre di più». É uno dei passaggi chiave della lettera aperta, indirizzata alle autorità politiche e ospedaliere competenti per l’ospedale Bellini. La firma don Basilio Mascetti (nella foto in alto), prevosto di Somma Lombardo e Vizzola Ticino, insieme ai parroci don Fabrizio Crotta (Vergiate), Giuseppe Bai (Arsago Seprio e Casorate Sempione), don Simeoni Ervè (Golasecca) e don Angelo Zanzottera (Mornago e di Casale Litta).

La lettera dei sacerdoti

Anche i sacerdoti scendono in campo a difesa dell’ospedale Bellini, schierandosi accanto ai dieci sindaci del territorio contro la paventata chiusura della sala operatoria. Di seguito il testo integrale:

“La carità cristiana estende a tutti, senza discriminazioni etniche, sociali e religiose, senza prospettive di guadagno o di gratitudine. Come Dio ci ha amati con amore gratuito, così anche i fedeli con la loro carità debbono preoccuparsi dell’uomo, amandolo con lo stesso sentimento con cui Dio ha cercato l’uomo… La Chiesa, per mezzo dei suoi figli, si unisce a tutti gli uomini di qualsiasi condizione, ma soprattutto con i poveri e i sofferenti, prodigandosi volentieri per loro… La Chiesa non desidera affatto intromettersi nella direzione della città terrena. Essa non rivendica a se stessa altra autorità se non quella di servire amorevolmente e fedelmente, con l’aiuto di Dio, gli uomini” (Concilio Vaticano II – Dal “Decreto sull’attività missionaria della Chiesa”)

“La Chiesa, sull’esempio di Gesù, ha sempre cercato di porre attenzione all’uomo che soffre. Essa riconosce nel malato il volto di Cristo sofferente (cfr. Matteo 25,36) e annuncia che il suo dolore, unito a quello del Redentore, completa ‘ciò che manca ai patimenti di Cristo a favore del suo corpo, che è la Chiesa’ (Col. 1,24)… Promuovere la salute integrale di ogni persona è compito e responsabilità dell’intera società, nell’alveo dell’impegno per la realizzazione del bene comune… La censura e la tendenza alla privatizzazione del dolore e della morte, operati dalla mentalità odierna, fanno sentire particolarmente sole le persone sofferenti. Sono pertanto da incoraggiare iniziative volte a conservare le persone malate nel loro ambito normale di vita socio-familiare, evitando sradicamenti, specialmente in età avanzata e in condizioni di marginalità” (Sinodo 47° della Diocesi di Milano – Pastorale dei malati, sanità e assistenza, dai nn. 247-249).

E’ proprio a partire da queste chiare e autorevoli considerazioni che, come responsabili delle Comunità parrocchiali del nostro territorio, desideriamo unirci al Comitato pro Ospedale Bellini di Somma Lombardo, all’intero Consiglio Comunale della Città di Somma Lombardo e ai Sindaci di questo territorio, per esprimere la nostra sincera preoccupazione in merito a ciò che sta accadendo nel nosocomio sommese, che di giorno in giorno viene depauperato e declassato sempre di più.

Senza entrare in ambiti che non sono di nostra competenza, vogliamo semplicemente far rilevare quanto sia prezioso un Presidio ospedaliero nella Città di Somma Lombardo, tra l’altro nelle immediate vicinanze dell’Aeroporto internazionale della Malpensa.

La nostra preoccupazione riguarda il bene “salute” di decine di migliaia di persone della Città e del circondario che insistono su questo Ospedale.

Dalle testimonianze raccolte, in questo luogo di cura si è sempre operato e si continua a operare egregiamente e sarebbe quindi un grave impoverimento quello di togliere agli ammalati un riferimento così importante ed anche (non è questo un particolare da poco!) vicino alle loro abitazioni, senza doversi spostare in altre strutture più lontane ed anche disagevoli da raggiungere.

Pensiamo in particolare anche ai numerosi anziani che vivono nel nostro territorio e che riconoscono nel Bellini un presidio affidabile e sicuro.

Ci chiediamo se il bene primario siano le persone, che vanno favorite in tutte le loro legittime esigenze (e quanto è importante essere loro vicine nel momento della sofferenza! – come ben affermato qui sopra dal Sinodo 47° della Diocesi di Milano), oppure decisioni prese a tavolino senza tener conto della realtà.

Nel corso degli anni, poi, l’Ospedale è stato sottoposto ad un “dimagrimento” continuo, con la scomparsa, di vari reparti (Ostetricia, Ginecologia, Pronto Soccorso, Chirurgia, Day Surgery) ed ora si sta pensando di chiudere anche la Chirurgia Oculistica che ha sempre funzionato molto bene, assistendo migliaia di pazienti con ottimi risultati. Ma in sofferenza ci sono anche altri reparti (Diagnostica, Riabilitazione, Dialisi, Medicina, Primo Intervento) che si vedrebbero penalizzati nel loro servizio specialistico e che si giovano indirettamente dell’attività della Chirurgia Oculistica stessa.

Ci sentiamo di rivolgere un accorato appello ai politici e ai dirigenti sanitari che sono chiamati a prendere decisioni importanti a riguardo delle “piccole” strutture ospedaliere, come quella sommese del Bellini: piccolo non significa… inutile, perché viene favorito un rapporto “umano” con i degenti, che non hanno bisogno soltanto di cure sanitarie, ma anche di attenzioni, di una parola di conforto, di un sorriso, di un incoraggiamento. Cose che a Somma non mancano di certo!

Comprendiamo le difficoltà di gestione; ma se ci sono economie e sinergie da realizzare, sarebbe un grave errore penalizzare realtà cruciali quali sono gli Ospedali come quello a Somma Lombardo!

Assicuriamo un ricordo nella preghiera per il Vostro delicato impegno a favore della collettività.

Don Basilio Mascetti – Parroco di Somma Lombardo e di Vizzola Ticino e Decano

Don Fabrizio Crotta – Parroco di Vergiate

Don Giuseppe Bai – Parroco di Arsago Seprio e di Casorate Sempione

Don Simeoni Ervè – Parroco di Golasecca

Don Angelo Zanzottera – Parroco di Mornago e di Casale Litta

Dieci sindaci (e 80mila persone) contro la chiusura della sala operatoria di Somma

Somma ospedale lettera sacerdoti – MALPENSA24