A Busto parte la sfida per riscrivere il PUMS. Ma la Lega non c’è

BUSTO ARSIZIO – La maggioranza è pronta a varare il lavoro di riscrittura del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile proposto dall’assessore alla partita Salvatore Loschiavo, ma la Lega era assente alla riunione in cui si discuteva di questa ipotesi. L’idea emersa al vertice è quella di rivedere il Piano punto per punto, correggendone le criticità. Ma la vicenda potrebbe aprire un caso politico nel centrodestra bustocco.

Caso politico?

L’assenza alla riunione del gruppo di lavoro interno alla maggioranza dei rappresentanti leghisti sarebbe stato il frutto di un “qui pro quo” sulla convocazione, ma è un fatto da non sottovalutare rispetto ai rapporti interni tra gli alleati. Di fatto i gruppi di centrodestra hanno discusso sulla possibilità di portare avanti la già ventilata riscrittura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile rispetto al documento presentato dall’assessore Loschiavo e bocciato su tutta la linea dalla maggioranza. Si tratterebbe, da parte del gruppo di lavoro, di valutare le osservazioni al PUMS punto per punto per arrivare ad una nuova versione probabilmente molto diversa ma sempre in grado di dare un’idea della direzione in cui andrà la città nell’ambito della mobilità. Anche per non perdere i 93mila euro spesi per l’incarico professionale.

Il giallo della convocazione

La riunione era stata convocata per ieri sera, 9 maggio, ma il rappresentante esterno designato dal Carroccio, l’ex ministro Francesco Enrico Speroni, aveva annunciato la sua disponibilità per le 18.30, quando però a palazzo Gilardoni era in programma la seduta della commissione servizi sociali. Così, alla richiesta dei leghisti di rinviare l’incontro (avanzata sin da subito, perché il giovedì sera da anni è giorno di ritrovo in sezione), il resto della maggioranza ha fatto spallucce. E alla fine la riunione si è tenuta, senza la Lega. Presenti invece i rappresentanti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lista Antonelli.

I dubbi di Lega e FdI

Del resto non è un mistero che il Carroccio vorrebbe affossare il PUMS senza se e senza ma, anche a costo di perdere i soldi dell’incarico affidato ai tecnici. Nel centrodestra però avrebbe prevalso la linea della revisione del Piano, sollecitata pure dal sindaco Antonelli con il sostegno della sua Lista. Anche Fratelli d’Italia, presente all’incontro (anche stavolta senza Max Rogora, il più acerrimo critico del PUMS), non si sarebbe opposta all’ipotesi di avviare il lavoro di riscrittura, pur rimandando una presa di posizione definitiva alla decisione del Circolo, che si esprimerà dopo un confronto interno.

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