Non sarà Rivolta a risarcire l’ex comandante dei vigili che fece allontanare da Lonate e Ferno

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FERNO – Non sarà Danilo Rivolta, l’ex sindaco di Lonate arrestato un anno fa, a pagare parte dei soldi ottenuti in tribunale dall’ex comandante dei vigili dell’Unione di Lonate e Ferno, Cristina Fossati. «La vertenza si è svolta davanti al giudice del lavoro, escludendo in questo modo, quindi anche da parte dell’autorità giudiziaria, il nesso di causalità tra gli eventi lonatesi e il ricorso dell’allora comandante della polizia locale». Lo ha detto il primo cittadino di Ferno, Filippo Gesualdi, in risposta all’interrogazione presentata in consiglio comunale dal consigliere d’opposizione Massimo Regalia (Cambiare Ferno).

La vicenda

massimo regaliaCom’è ormai mai noto, la comandante fu rimossa dopo le pressioni del sindaco Rivolta, irritato dall’attenzione di lei e di altri funzionari verso alcune operazioni urbanistiche in corso a Lonate. Una decisione per cui l’ex capo dei vigili si rivolse al giudice del lavoro, ottenendo un cospicuo risarcimento. «Diciotto mila euro», ha sottolineato in aula Regalia (nella foto a sinistra). «E sebbene l’esborso è stato sostento dall’Unione dei Comuni, ricadrà al 50% sul Comune di Ferno e al 50% sul Comune di Lonate Pozzolo». Per questo motivo il centrosinistra ha chiesto al consiglio comunale di «denunciare alla Corte dei conti tutta la vicenda e di agire legalmente nei confronti di Rivolta ed eventualmente nei confronti di quant’altri fossero corresponsabili».

Per fare chiarezza

filippo gesualdi«La ricorrente ha presentato ricorso non già avverso al decreto di mancata nomina alla guida dell’Ufficio a cui era preposta, ma contro le motivazioni che erano alla base del mancato rinnovo dell’incarico», ha spiegato Gesualdi (nella foto a destra) in aula. Si legge nella risposta ufficiale: «L’Unione dei Comuni ha contestato tutte le motivazioni della ricorrente in quanto ritenute infondate, sia in fatto che in diritto oltre che nella spropositata cifra richiesta dalla controparte a risarcimento degli ipotetici danni subiti». Fossati, all’Unione dei Comuni di Lonate e Ferno, aveva dunque chiesto decisamente troppo. Ma qualcosa lo ha ottenuto:  «Il giudice del lavoro in sede d’udienza ha proposto una conciliazione che l’Unione, pur ritenendo di nulla dovere, ha accettato di stipulare a fini puramente conciliativi e pro bono pacis».

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