Non solo centro, a Busto degrado e notti brave anche in periferia: il caso via Rossini

BUSTO ARSIZIO – Assembramenti alcoolici, tra partite di calcio e balli fino a notte inoltrata, al campetto di calcio vicino alle scuole elementari Marco Polo in via Rossini, tra Beata Giuliana e il Redentore: una mini-movida di periferia, che preoccupa i residenti, soprattutto per la sporcizia che viene lasciata alla fine delle “notti brave”. Così dal quartiere si leva un appello al sindaco Emanuele Antonelli e alle istituzioni: «Venite a fare i controlli anche qui».

Non solo in centro

Da settimane tiene banco il dibattito sulla movida molesta e violenta nel centro cittadino, tanto da aver costretto l’amministrazione comunale a chiedere rinforzi alla Prefettura per presidiare l’ordine pubblico, ma in periferia, a quanto pare, la situazione non è messa molto meglio. Emblematica l’immagine (nella foto) di una distesa di bottiglie di vetro (birra e vino soprattutto) abbandonate sul marciapiede di via Somma Campagna, nelle vicinanze del campo di calcio vicino alle scuole Marco Polo, in via Rossini, all’angolo con via Azimonti. «È il risultato dell’ennesimo derby calcistico tenutosi sabato sera (ieri, 18 luglio) – fa notare una residente nella zona in un post su Facebook – una volta finita la partita, la cena e il dopocena a suon di balli popolari, sarebbe buona cosa raccogliere il lerciume lasciato per terra!». Si tratta di rifiuti abbandonati, che oltre a creare degrado sono anche pericolosi, con il rischio che i vetri delle bottiglie rotte possano finire sotto i piedi di qualche pedone che cammina con i sandali o sotto le zampe di qualche animale domestico portato a passeggio. Ma anche di resti fisiologici sotto gli alberi.

Appello al sindaco

Così, dal quartiere inerme giunge un invito al sindaco a gettare uno sguardo di attenzione anche alle “movide” di periferia, dove forse certi episodi fanno meno clamore rispetto a quel che succede nelle piazze e nelle vie del centro: «Sindaco Emanuele Antonelli, le chiedo gentilmente di far fare un sopralluogo alle istituzioni competenti, soprattutto perché in questo delicato momento, quello che si verifica è anche un pericoloso assembramento».

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