Condanne ed elezioni, Legnano Cambia: no a logica del “quello che è stato è stato”

legnano toia legnanocambia centrodestra elezioni

LEGNANO – No alla logica del “quello che è stato è stato”, guardando al futuro facendo finta di non ricordare lo scomodo passato recente. All’indomani della presentazione ufficiale del candidato sindaco del centrodestra, Carolina Toia (nella foto), la prima voce critica che si leva dal variegato fronte degli avversari politici è quella di Legnano Cambia, che sostiene la candidatura di Franco Brumana. «Ogni illegalità attestata in sede giudiziaria – si legge in una nota della lista civica diffusa oggi, domenica 19 luglio – non solo è stata sdoganata, ma pare essere assurta a titolo di merito e di vanto, quale valore aggiunto. È una voce, un atteggiamento che giorno dopo giorno va sempre più diffondendosi e sempre più ricorre nei discorsi dei legnanesi. “Quello che è stato” sono i reati e malversazioni posti in atto nella nostra città dalla precedente giunta comunale. Che si tratti di reati e malversazioni non è un’opinione, non è il punto di vista di una parte politica o dell’altra. È un’attestazione di un tribunale della Repubblica che, di conseguenza, ha espresso sentenze e comminato pene. Senza assolvere nessuno degli imputati».

«Legnanesi, non siate conniventi»

Legnano Cambia ricorda quindi le parole pronunciate dal Pm della Procura di Busto Arsizio, Nadia Calcaterra, nella primavera 2019, dopo l’arresto del sindaco Gianbattista Fratus (Lega), del vicesindaco Maurizio Cozzi (Forza Italia) e dell’assessore alle Opere pubbliche Chiara Lazzarini (FI), accusati di aver pilotato delle nomine in Comune e nelle partecipate: «Emerge anche che gli indagati hanno un fortissimo senso di illegalità e non percepiscono la gravità delle loro azioni e il valore penale. Quasi fosse un modus operandi che, solo perché diffuso, fosse lecito». E commenta: «Purtroppo le sentenze non hanno chiuso la questione. Al contrario. La coordinatrice cittadina di Forza Italia, Roberta Paparatto, ha espressamente dichiarato: “Rinnoviamo senza rinnegare il passato. Dobbiamo riprendere in mano Legnano”. E non è tutto. L’ex assessore Letterio Munafò, riferendosi agli ex compagni di giunta condannati Cozzi e Lazzarini, ha espresso “totale solidarietà ai nostri due assessori, io li considero ancora tali, che fanno parte del nostro partito.” Errore. E anche grossolano. Al di là di ogni immaginabile cavillo amministrativo e/o legale, i suddetti, come Munafò stesso, non possono più essere considerati né definiti assessori. Questa è legge. Non propaganda o anticipazioni di campagna elettorale». Conclude la nota: «È chiaro, l’illegalità è sempre un’opzione. Talora la più facile. Mai quella corretta, mai quella che fa dell’etica, anche personale, la base per l’impegno politico. Chiediamoci, tutti, se è vero che “quello che è stato è stato”. Chiediamoci, tutti, se vogliamo che “quello che è stato” ritorni. Legnano Cambia si pone questa domanda fondamentale per il futuro di Legnano. E lo chiede in primis ai suoi abitanti. Sulla connivenza non si costruisce nulla».

Brumana: «Presentazione di Toia imbarazzante»

Franco Brumana posta il suo pensiero sui social con l’allusiva fotografia di una marionetta. «Mayor Carol – scrive Brumana – come la chiamano i leghisti (che hanno abbandonato il dialetto non più di moda) si è presentata come una “civica” parlando da un palco con le bandiere della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. Si è scordata di essere stata prescelta dalla Lega e dal suo segretario provinciale Fratus. Nulla ha risposto sulla caduta della giunta Fratus, sulla incompatibilità tra la carica di assessore di Lazzarini con la causa intentata da Amga, che le richiede un risarcimento di oltre 20 milioni per i disastri combinati quando era presidente. Nulla ha saputo dire sulle battaglie giudiziarie al Tar e al Consiglio di Stato, che i sostenitori di Fratus hanno condotto facendo pagare le spese al Comune. Ad avviso di questa collega avvocato, il malaffare politico non dovrebbe interessare i Pm e i giudici, con la conseguenza che i pubblici amministratori dovrebbero poter spadroneggiare a piacimento. In definitiva chiede solo un voto fiduciario sulla sua simpatia e non ha la minima idea dei problemi di Legnano».

Colombo: «Nel centrodestra legnanese regna il nulla»

Per Franco Colombo, l’unico altro candidato sindaco di centrodestra in corsa con una lista civica che porta il suo nome, la presentazione di Carolina Toia è stata «una grande macchina del fumo per riempire gli occhi degli elettori, nella speranza che tanto clamore potesse oscurare quello che si stava davvero presentando: il nulla. Nessun programma elettorale da presentare. Una lista civica non ancora definita. L’avvocato Toia ha dato l’impressione di essere stata messa lì, imposta, semplicemente per portare avanti la strada intrapresa dalla giunta di Fratus, Cozzi e Lazzarini. Per il resto, molto silenzio e poche idee da presentare. Più che una presentazione roboante ci è sembrato un grande epitaffio, che certifica la morte del centrodestra legnanese per come lo abbiamo conosciuto. La sola cosa da fare per ridargli dignità è votare l’unica lista in grado di portare avanti queste idee con trasparenza: Franco colombo Sindaco».

legnano toia legnanocambia centodestra elezioni – MALPENSA24