Nuova viabilità in via Mazzini a Gallarate, dopo le proteste CèV chiede il dietrofront

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GALLARATE – La nuova viabilità in via Mazzini? Non funziona secondo molti. E’quanto avvertono a Gallarate con la sperimentazione viabilistica con la quale è stato invertito il senso di marcia nella centralissima via e prevede ulteriori modifiche attorno a piazza Garibaldi. Per questo si chiede al Comune di tornare sui propri passi. Lo chiede espressamente Sebastiano Nicosia a nome del gruppo consiliare Città e Vita, che ha presentato una mozione.

Le osservazioni di Pietro Minoli

Lo chiedono diversi cittadini. Su Facebook proprio ieri, sabato 1 febbraio, è comparso un intervento di Pietro Minoli, noto architetto gallaratese che scrive: “Non entro nel merito della viabilità di via Roma e via Mazzini (semaforo e segnaletica orizzontale) ma solo oggi sono passato tre volte per girare da  via Roma e via Marsala e per tre volte ho visto litigi e rischi di incidenti tra auto e moto che si incanalano nella corsia di sinistra (quella che porta in via Mazzini) e poi proseguono viaggiando sulle strisce, e girano in via Marsala. Spero che il Comune, i vigili urbani facciano qualcosa perché prima o poi succederà qualcosa di brutto”.

La mozione

Presa di posizione emblematica questa di Minoli. Alla quale fa seguito la circostanziata mozione di CèV che chiede di sospendere gli interventi sperimentali sulla percorrenza viabilistica nel centro urbano di Gallarate. Spiega il gruppo guidato da Sebastiano Nicosia: “A distanza di due mesi dall’avvio della sperimentazione, un primo bilancio, come ampiamente riportato dalla stampa locale, porta a considerare un effetto pressoché nullo per quanto riguarda gli ipotizzati vantaggi per le attività commerciali, che peraltro lamentano la soppressione di due parcheggi lungo la via Mazzini. Si evidenzia poi un grave rischio per la sicurezza stradale per le auto in uscita da Via Roma: le vetture che devono svoltare a sinistra per imboccare la Via Marsala hanno a disposizione per la manovra uno spazio esiguo, con conseguente frequente violazione del codice della strada per oggettiva difficoltà nel rispetto della segnaletica orizzontale”. Considerato inoltre che “gli interventi previsti nella seconda fase di sperimentazione, che prevede l’inversione dei sensi unici di marcia nelle vie S. Francesco, Castelli, Verdi, e tratto di via XX Settembre, potrebbero avere un impatto fortemente negativo per la circolazione lungo l’asse stradale di grande scorrimento composto dalle vie XX Settembre, Piazza Risorgimento, via Roma, già normalmente molto congestionato”, la lista civica di opposizione propone di non dare corso alla fase 2 della sperimentazione, mantenendo invariato l’attuale senso di circolazione nelle vie S. Francesco, Castelli, Verdi e tratto di via XX Settembre. E a ripristinare, al termine della fase di sperimentazione, il senso di circolazione nelle Vie Mazzini e Postporta, secondo la modalità in essere prima del 29 novembre scorso.

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