Nuovi casi Covid, il 50% arriva dall’estero. Ma niente isolamento per chi rientra in Lombardia

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MILANO – I nuovi casi positivi? Uno su due arriva dall’estero. Lo rivela l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, citando l’ultimo “Report settimanale” del ministero della salute, elaborato dalla cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità: nella settimana dal 3 agosto al 9 agosto 2020, «su 539 nuovi casi positivi diagnosticati in Lombardia, 273, pari al 50,6 per cento, “sono importati da Stato estero”». Ecco perché, si legge tra le righe, è importante la misura del tampone entro 48 ore per chi rientra dai Paesi a rischio, introdotta con l’ordinanza del 12 agosto, concertata con il ministro della salute Roberto Speranza.

No all’isolamento fiduciario

L’assessore Gallera, insieme al governatore della Lombardia Attilio Fontana, chiarisce però che «non c’è nessun obbligo di isolamento fiduciario per chi rientra da Spagna, Croazia, Grecia e Malta, ma l’adozione rigorosa delle misure igienico-sanitarie previste già dal Dpcm del 7 agosto 2020, con particolare riguardo all’uso continuativo delle mascherine e della limitazione allo stretto necessario degli spostamenti». Obbligatoria invece l’autosegnalazione, propedeutica all’effettuazione del tampone entro le 48 ore dall’arrivo in Italia.

Rientro dai Paesi a rischio: ecco come segnalarsi per richiedere il tampone all’ATS

Sì all’autosegnalazione all’ATS

«L’introduzione di tali modalità deriva dal fatto – aggiungono Fontana e Gallera – che la situazione dei contagi in Lombardia è tutt’ora sotto controllo e in considerazione dell’imminente inizio delle attività lavorative per chi rientra dalle vacanze. Resta inteso che in presenza di sintomi è opportuno contattare con urgenza il proprio medico di base». Rimane in vigore, per chi proviene da Spagna, Croazia, Grecia e Malta, l’obbligo della segnalazione del proprio ingresso nel territorio italiano al Dipartimento di Prevenzione dell’ATS competente in base al proprio domicilio, in base alle modalità previste dalle singole ATS. A cui «devono fare seguito o la presentazione dell’esito del tampone effettuato nelle 72 ore antecedenti il rientro in Italia oppure l’effettuazione di un nuovo test molecolare nasofaringeo entro 48 dall’arrivo a casa».

Numero unico sovraccarico

L’assessore al welfare Giulio Gallera rivolge poi le sue «personali scuse» ai cittadini lombardi «per le difficoltà di comunicazione riscontrate ieri (13 agosto) da molti cittadini nella comunicazione con il numero unico 116.117, dovute al fatto che sono pervenute in poche ore più di 13.000 chiamate. Già in serata le maggiori criticità sono state superate, con tempi di attesa accettabili. Invitiamo tutti ad agire nella massima serenità, essendo quella in corso un’azione importante di screening preventivo, e non uno stato di emergenza».

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