Nuovo modulo di autocertificazione per gli spostamenti. Quarantene, più rigore

Foto tratta da interni.gov.it

ROMA – C’è un nuovo modulo di autocertificazione per chi si sposta per lavoro, salute o necessità. Lo ha diffuso oggi, martedì 17 marzo, il ministero degli Interni, aggiornando il «modello di autodichiarazioni in caso di spostamenti» con un’«integrazione sul divieto assoluto di mobilità per i soggetti in quarantena o affetti da Covid-19». Il nuovo modulo per gli spostamenti autorizzati è scaricabile dal sito del Viminale, al seguente link: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo-autodichiarazione-17.3.2020.pdf.

Chi è in quarantena non può spostarsi

Nel nuovo modulo compare infatti una nuova voce, «con la quale l’interessato deve autodichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’articolo 1, comma 1, lettera c) del DPCM 8 marzo 2020, che reca un divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus Covid-19». Rispetto alla precedente autocertificazione, viene dunque chiesto alla persona sottoposta ai controlli delle forze dell’ordine di dichiarare esplicitamente di non trovarsi nella condizione di isolamento che viene imposta a chi, seppur asintomatico, risulta positivo al tampone del coronavirus. Si potrà così “smascherare” più facilmente chi intende aggirare i controlli con false dichiarazioni. Per chi invece ha comprovati motivi di lavoro, necessità (come fare la spesa) e salute, poco cambia: si tratterà semplicemente di procurarsi il nuovo modulo da consegnare alle forze dell’ordine o agli agenti di polizia locale in caso di controlli.

Più rigore nelle sanzioni

Inoltre, nel foglio da compilare si precisano anche le sanzioni previste dal combinato disposto del decreto del 23 febbraio e di quello dell’8 marzo. Il nuovo modello prevede anche che «l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità». Come vedete nell’immagine sotto, i moduli sono molto simili. Il che indurrebbe a parecchie considerazioni sulla tendenza della burocrazia italiana all’ultra-produzione cartacea. Ma questa è un’altra storia…

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