Nuovo ospedale, Busto pensa a “risarcire” Beata Giuliana con il teleriscaldamento

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BUSTO ARSIZIO – «Una rete di teleriscaldamento a Beata Giuliana, come compensazione ambientale per il quartiere che ospiterà il nuovo ospedale». È la proposta di Giorgio Mariani, assessore all’urbanistica in quota Lega, alla vigilia del “rush finale” per la firma dell’Accordo di Programma con Regione Lombardia sul nuovo polo ospedaliero che sorgerà sui terreni comunali al confine con Gallarate.

La compensazione per il quartiere

busto giorgio mariani lega assessore urbanisticaNell’ultima seduta del consiglio comunale, l’esponente del Carroccio ha risposto ad una domanda dell’opposizione sulla cessione delle aree per il nuovo ospedale, che sarà fatta a titolo gratuito. Mariani lo ha confermato: «È scritta nella prima versione dell’Accordo di Programma, ora nelle segreterie tecniche si sta iniziando a discutere delle compensazioni – fa sapere l’assessore all’urbanistica – io sto pensando, come compensazione ambientale per la città,  a chiedere l’estensione della rete di teleriscaldamento fino a Beata Giuliana, per poter spegnere le caldaie del quartiere, dove ci sono importanti iniziative energivore, come il Campus sportivo, visto che ci sarà una generazione di calore da sfruttare dal nuovo ospedale». Il documento preliminare alla progettazione del nuovo polo ospedaliero, infatti, «prevede proprio – rivela Mariani – che il nuovo edificio sia progettato per avvicinarsi allo standard del “consumo zero”, e una delle forme migliori per arrivarci è proprio il teleriscaldamento con la cogenerazione e la trigenerazione». Sarebbe dunque, per l’assessore, «una compensazione a beneficio sia dell’ospedale sia del quartiere». Agesp Energia, che gestisce l’attuale rete di teleriscaldamento cittadina, potrebbe essere chiamata a studiare la fattibilità di un simile progetto.

Il destino dell’attuale ospedale

Un altro capitolo importante riguarda la “rigenerazione urbana” dell’attuale sedime ospedaliero nel quartiere San Giuseppe, su cui Regione dovrà dare le prime indicazioni, soprattutto considerando i timori, recentemente sollevati dal consigliere regionale Dem Samuele Astuti, di una volontà di Palazzo Lombardia di valorizzare gli attuali ospedali al fine di recuperare risorse per finanziare la costruzione del nuovo polo. «Le linee di indirizzo verranno prese sul tavolo regionale – fa sapere l’assessore Giorgio Mariani – Regione si affiancherà ad una società di sviluppo immobiliare, e in quella sede arriverà il momento in cui pensare cosa fare dell’attuale sedime. Che sia risanamento, riutilizzo, abbattimento o nuove costruzioni, decideranno le segreterie tecniche. Ma le destinazioni d’uso dovranno essere decise in accordo con il Comune, che avrà un occhio molto vigile per ottenere servizi destinati alla cittadinanza e non ad una mera speculazione edilizia».

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