OGGIONA CON SANTO STEFANO – Pennelli, secchi di vernice e maniche rimboccate: Oggiona con Santo Stefano non vuole farsi trovare impreparata. La possibilità che anche in paese arrivino profughi ucraini in fuga dalla guerra non è da escludere. Ecco perché la squadra del sindaco Franco Ghiringhelli, con il supporto delle associazioni locali, ha deciso di fare la sua parte. Gli esponenti della giunta, a partire dal primo cittadino, e vari consiglieri comunali si sono messi a disposizione per rilanciare tre alloggi di proprietà comunale. Dipingendo le pareti e organizzando gli arredi dei locali che ormai da tempo sono in disuso.
Giunta e associazioni in prima linea
Gli appartamenti del Comune si trovano all’interno di un edificio in via Macchi, di fianco alla sede della Terza Età a Santo Stefano. E nonostante siano disponibili all’utilizzo, da parecchi anni questi alloggi sono vuoti. Uno di questi da circa una decade, addirittura. Ora è arrivata l’occasione ideale per recuperarli, anche in linea con le richieste fatte ai Comuni da parte della questura di mettere a disposizione alcuni spazi per poter accogliere le persone in fuga dall’Ucraina.
All’assessore ai Servizi Sociali, Tiziana Crolla, il compito di gestire gli arredi, trovando nuovi mobili che possano sostituire quelli presenti, ormai vecchi. Mentre il sindaco, con gli assessori Yuri Chinetti (Lavori Pubblici) e Romina Ferraretto (Associazioni) si sono armati di secchio e pennelli per dare una mano di vernice alle pareti. Ovviamente con il supporto delle varie realtà locali, tra cui Protezione civile, Caos, Ckoss, Orange calcio e Rosafanty. Entro questa settimana è prevista la fine dei lavori, in modo da avere le stanze pronte già da quella successiva.