Continuano gli arrivi di profughi ucraini a Busto. Presto al via il corso di italiano

Il presidente di Aubam Antonio Tosi saluta il pullman in partenza per la Polonia

BUSTO ARSIZIO – Sono già più di cento i profughi ucraini accolti in città, un numero destinato a continuare a salire. E mercoledì prossimo, 23 marzo, «prenderà il via un corso di italiano per bambini e ragazzi ucraini» annuncia l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, in attesa di schiarite da Roma sulla questione della scolarizzazione dei profughi. Busto Arsizio continua ad essere in prima linea nella sfida dell’accoglienza.

Gli arrivi

Paola Reguzzoni

«Continuano gli arrivi alla spicciolata – rivela l’assessore – in gran parte sono mamme e bambini che hanno già una sistemazione alloggiativa che li attende. Infatti c’è ancora disponibilità nelle strutture di accoglienza che abbiamo messo a disposizione (casa don Lolo e la casa alloggio di via Tito Speri) e negli spazi privati e degli enti del terzo settore». Domani pomeriggio, sabato 19 marzo, è atteso il secondo pullman di Aubam, che porterà a Busto una sessantina di profughi recuperati in Polonia, nella zona di Przemysl, e già collocati nelle famiglie che hanno dato la disponibilità all’accoglienza.

Il censimento

Ad oggi a Busto ci sono 76 profughi censiti, a cui si aggiungono quelli di Aubam (62, non tutti ospitati in città) e quelli accolti direttamente dai privati senza passare per le istituzioni o le associazioni. Già ben più di cento gli ucraini che hanno trovato rifugio a Busto Arsizio, a cui si aggiungerà una parte dei 60 in arrivo con la “spedizione” Aubam. «Il 70% almeno sono minori – fa sapere Reguzzoni – il nucleo “tipo” che arriva è composto da mamma e uno o due bambini».

Il vertice

Ieri mattina, 17 marzo, il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni hanno fatto il punto della situazione con il Decano e Prevosto monsignor Severino Pagani e con don Giuseppe Tedesco, il parroco di San Giuseppe, epicentro dell’accoglienza in questa prima fase. Oggi, 18 marzo, si è riunita la cabina di regia provinciale in Prefettura e a Busto si attendono nuove indicazioni ufficiali per la gestione dell’emergenza.

SOS UCRAINA: le informazioni del Comune per aiutare

La burocrazia

«Il sistema è ancora da oliare ma speriamo che presto si arrivi al dunque – ammette Paola Reguzzoni – manca ancora un vero coordinamento e non abbiamo ancora ricevuto alcune risposte che aspettiamo, come ad esempio sul tema dei minori non accompagnati direttamente dal proprio genitore e sulla possibilità di far lavorare i profughi adulti». Nel frattempo il Comune ha eseguito i tamponi su tutti gli arrivi censiti (per i vaccini invece si attendono le tessere sanitarie provvisorie) e continua a segnalare regolarmente al Tribunale i minori in arrivo sul proprio territorio, pratica attivata «fin dal primo giorno – sottolinea l’assessore – ancor prima che venisse diramata l’allerta internazionale per il traffico di minori».

busto arsizio profughi ucraina – MALPENSA24