L’architetto: «Le colonnine di ghisa dell’ex Borri, vera memoria industriale di Busto»

BUSTO ARSIZIO – «Le colonnine di ghisa dell’ex Borri sono parte di un luogo, lo “stanzone” con gli shed, che è la vera memoria industriale della città». A spiegare il significato dell’elemento architettonico che la Soprintendenza ai Beni Culturali ha chiesto al Comune di Busto Arsizio di «mantenere a vista» nel progetto di rigenerazione, è l’architetto Daniele Geltrudi, volto noto in città per il suo impegno nell’associazione Educarte ma anche tra coloro che nel 2012 presero parte al concorso di idee per il recupero dell’ex Calzaturificio, indetto dall’allora Agesp Servizi (il cartello rimase per anni appeso sulla facciata) ma finito in un nulla di fatto.

Lo “stanzone” del Borri

«Sono passati ormai dieci anni – ricorda Geltrudi (nella foto) – ancora le colonnine erano al loro posto. C’era lo storico “stanzone”, e le colonnine erano portanti, tenevano su le travi di legno con gli “shed”. Poi è stato tutto demolito e oggi le colonnine sono impilate in attesa di capire quale possa essere il loro destino». Era quello il cuore del complesso del Borri, sostiene l’architetto bustocco: «È lo “stanzone” la memoria della città. È quello lo spazio industriale vero, assieme agli elementi architettonici che fanno il luogo». Le colonnine, appunto.

L’idea del mercato coperto

A sinistra, un dettaglio della colonnina. A destra, il Borough Market di Londra

Ecco perché, nel progetto che Daniele Geltrudi aveva ipotizzato per il concorso di idee, aveva immaginato di riutilizzare lo “stanzone” con le colonnine per realizzare il “Borri Market”, un mercato alimentare ispirato al Borough Market di Londra, che richiama molto gli elementi presenti all’ex Calzaturificio. «Uno spazio industriale integro così c’è a Samarate all’ex Gloria Artec – sottolinea Geltrudi – a Busto invece sono stati demoliti sia quello dell’ex Milani sia quello dell’ex Bustese». L’attuale Museo del Tessile ricostruito senza però conservare la memoria degli “stanzoni” produttivi.

La prossima sfida

Le colonnine in ghisa all’ex Gloria Artec di Samarate

E se l’idea del mercato coperto continua ad avere molti estimatori in città, ora resta da capire come declinare la richiesta della Soprintendenza di conservare le colonnine di ghisa per mantenere viva la memoria industriale dell’ex Borri, rispetto al progetto di Auditorium per la musica che è stato presentato nel bando di rigenerazione urbana che ha “fruttato” un finanziamento da 15 milioni di euro per il Comune di Busto Arsizio.

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