Varese ha ancora voglia di scudetto. Horowitz: “Lavoriamo per quello”

Roosters Varese scudetto stella

VARESE – Serata speciale al MIV per celebrare il compleanno della Stella. Erano in tanti riuniti nella sala “Giove”. E anche chi mancava ha voluto far arrivare il saluto e la vicinanza. A 25 anni di distanza, l’11 maggio 1999 è ancora una data che unisce.

Applausi e fischi in sala

Grazie all’impeccabile organizzazione de Il Basket Siamo Noi e alla guida sicura di amici della Pallacanestro Varese come Antonio Franzi (impeccabile cerimoniere) e Flavio Vanetti (in vena di aneddoti) per una sera la Città Giardino ha rivissuto il mito dei Roosters. Applausi in sala per il Poz, il Menego e il Sandrino e fischi per i gomiti alti di Marcelo Nicola 25 anni dopo la gara-3 di Masnago. Sul palco sono sfilati i protagonisti di allora, capitanati da Toto Bulgheroni, dal presidente Edoardo Bulgheroni e dal coach Charlie Recalcati. Insieme a loro alcuni miti della grande Ignis (Marino Zanatta e Marino Lucarelli), i ragazzi dell’HC neo promossi in serie A e tanti, tantissimi amici, tra cui il presidente della Lega Basket serie A Umberto Gandini (varesino doc).

Celeste nostalgia: Varese in crisi d’astinenza

Una gioia ancora oggi insaziabile. Mischiata a un pizzico di nostalgia. “Sembriamo una banda di combattenti e reduci” ha ammesso qualcuno in tribuna. “Pensavo fossero passati tanti anni tra le stelle filanti scese dal soffitto per lo scudetto della Mobilgirgi 1978 e le stelle dei Rooster 1999, ma adesso ne sono passati ancora di più” ha sibilato sul palco Flavio Vanetti. Varese è in crisi d’astinenza. Di vittorie. Per la cronaca, l’ultimo trofeo in bacheca è la Supercoppa conquistata il 4 settembre 1999 contro la Virtus Bologna con Cedro Galli in panchina. Da allora, tante speranze e troppe delusioni.

Quando l’11esimo scudetto?

Presenti in sala anche i vertici societari di oggi. Oltre al presidente Toto Bulgheroni (che rappresenta la continuità), molti responsabili degli uffici, il General Manager of Basketball Operations Zach Sogolow e il General Manager of Basketball Strategy Maks Horowitz. Proprio i due dirigenti americani, evidentemente alla loro prima visione della amatissima Corazzata Potemkin varesina, non sono riusciti a trattenere l’entusiasmo, espresso in italiano già fluente. Da Horowitz le parole più significative che socchiudono la porta alla speranza di un popolo. “Stiamo lavorando per essere ancora lì”. Questo, evidentemente, dovrà essere il punto di arrivo della gestione di Luis Scola. Tifosi, prendere appunti, prego.

Il saluto del Poz

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