BUSTO ARSIZIO – La politica riapre le porte al pubblico, e in sala consiliare arriva don Giuseppe Tedesco con due dei “suoi” bambini ucraini. Un fuori programma rasserenante, nell’angoscia di questi giorni, all’inizio della seduta congiunta convocata dal presidente della commissione 1 Simone Orsi per discutere delle mozioni di condanna all’aggressione russa in Ucraina presentate dai gruppi di minoranza Pd e Popolo, Riforme e Libertà. Gli applausi sono unanimi, non altrettanto la condanna dell’invasione di Putin.
Il “benvenuto” del sindaco
Introdotto dal sindaco Emanuele Antonelli e dall’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni, di fronte ad una numerosa presenza sui banchi dei vari gruppi consiliari, il parroco-eroe di San Giuseppe ha raccontato la sua esperienza e “fotografato” la situazione dell’accoglienza tra il suo oratorio e la Casa Don Lolo. Qualche battuta sul tifo nerazzurro dei due piccoli ucraini, con il sindaco e il parroco che condividono la “fede” calcistica milanista, poi don Giuseppe ha compiuto una riflessione sulla vicenda.
Il saluto di don Giuseppe
«Mi sembra che come città di Busto abbiamo fatto una bella figura – le parole del parroco di San Giuseppe – l’accoglienza ha fatto onore alla nostra bellissima città. La gara di solidarietà che sto vedendo fa onore a questa grande e meravigliosa città, che mi ha accolto quattro anni fa». E poi ha rivelato la storia commovente del papà dei due bambini, «un padre ortodosso rimasto in Ucraina anche se per motivi di salute avrebbe potuto andarsene, che rischia la vita ogni giorno per fare la spola tra il suo villaggio e la frontiera per trasportare le persone in fuga dalle bombe». Che sono arrivate anche nella città più vicina al loro villaggio, nella zona di Chernobyl. «Lui sì è un vero eroe».