M24 TV – Ucraina-Busto, Aubam in prima linea «per i bambini»: accoglienza e aiuti

LONATE POZZOLO – «Il primo messaggio dall’Ucraina in guerra? Me lo ha mandato la “mia bambina”, che appena dopo l’esplosione delle prime bombe ha preso l’auto per dirigersi al confine. Ma c’erano 80 chilometri di coda e i militari hanno fatto scendere tutti gli uomini per farli tornare indietro a combattere». Nel racconto di Antonio Tosi, detto “Pedela”, presidente di Aubam, di fronte alle telecamere di Malpensa24 Web TV, c’è tutta l’angoscia di chi sente un proprio caro – la sua “bambina”, ospitata per tanti anni tra giugno e luglio a Busto con il Progetto Chernobyl, è oggi una donna adulta – in un Paese improvvisamente entrato in guerra.

L’intervista

«È un momento particolare di tristezza» ammette il presidente Antonio Tosi, intervistato insieme al consigliere dell’associazione Luigi Corno. «Ci obbliga ad una forte reazione perché siamo sempre stati in contatto con questo Paese. Ma con una solidarietà strutturata e organizzata». È la sfida dell’accoglienza che costringe a cambiare pelle ad Aubam, l’associazione che dal ’98 ha dato ospitalità a Busto Arsizio e nei dintorni a più di 5000 “bambini di Chernobyl” e che oggi è in prima linea nell’aiuto alla popolazione ucraina, sia a chi è rimasto là sia a chi è scappato in Italia. Sono già 45 le mamme e i bambini che Aubam ha accolto nelle famiglie che fanno parte della sua rete: erano 36 solo pochi giorni fa, arrivati in pullman dalla Polonia. «Ora in molti arrivano con i treni – rivelano Tosi e Corno – sicuramente ne arriveranno altri, e ci stiamo attrezzando con una lista di famiglie che danno la disponibilità ad accogliere queste persone».

La raccolta fondi

Oltre all’accoglienza e alle raccolte di cibo e vestiti per le famiglie ospitanti, Aubam ha già spedito in Ucraina 10mila euro di farmaci per gli ospedali in sofferenza e ha avviato «una raccolta fondi esclusivamente per sostenere gli ospedali pediatrici in Ucraina – annuncia il presidente Tosi – sappiamo che molti devono essere evacuati a ore». Come si è visto con il bombardamento di quello di Mariupol, una delle immagini più drammatiche di questa sporca guerra. Per fortuna Aubam sta trovando «tante persone in gara per fare del bene. “Aiutateci ad aiutare” è il nostro motto da sempre».

La raccolta fondi di Aubam, finalizzata all’aiuto agli ospedali pediatrici, è sul conto corrente dell’associazione, IBAN: IT63 X 05696 22800 000021800X52. Per contattare Aubam per offrire ospitalità ai profughi c’è invece la mail info@aubam.org.

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