I sindaci di Olgiate e Castellanza sul polo chimico: «Vogliono stoppare il recupero»

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CASTELLANZA – OLGIATE OLONA – «Forse preferiscono tenersi l’ecomostro. Ma noi siamo pronti a ricorrere al Consiglio di Stato. La sentenza del Tar, di cui prendo atto, bloccherà a lungo qualsiasi intervento all’interno del polo chimico. Chi ha promosso il ricorso di fatto ha fermato tutto: bonifica e rilancio occupazionale. Il rischio concreto è che quell’area continuerà a essere dismessa per chissà quanto tempo ancora». E’ questa la prima reazione del sindaco di Olgiate Olona Gianni Montano, davanti alla notizia che il ricorso del Comitato Valle Olona Respira è stato accolto. Sentenza che certamente riguarda il piano attuativo olgiatese, ma non può lasciare indifferente Castellanza. Visto che proprio Palazzo Brambilla ha avviato l’iter di variante del pgt che interessa anche la parte castellanzese del polo chimico.

Qui Olgiate

«Prendo atto della sentenza – dice Montano – ma non posso nascondere la mia grande sorpresa dal momento che non abbiamo fatto altro che rispettare una norma del pgt approvato dalla precedente amministrazione. Certo è che questa sentenza del tribunale amministrativo complica il tutto dal momento che esiste una convenzione tra Comune e Chemisol che non è stata impugnata dal Comitato e non è stata neppure presa in considerazione dal giudice amministrativo. Di conseguenza è tutt’ora in essere a differenza del piano attuativo che a questo punto e decaduto». Insomma un bel pasticcio secondo il primo cittadino, tanto che Montano non esclude un possibile «ricorso al Consiglio di Stato poiché ci sono i presupposti per dimostrare che questo ricorso è illegittimo».

Qui Castellanza

Anche a Castellanza non l’hanno certo presa bene la notizia del ricorso vinto da Valle Olona Respira. «Anche se la sentenza – puntualizza il sindaco Mirella Cerini – riguarda solo il Comune di Olgiate Olona. Quindi da un punto di vista tecnico amministrativo e sotto il profilo urbanistico non cambia nulla per noi». Infatti la Cerini conferma di voler andare avanti con la variante al pgt «perché il nostro obiettivo è recuperare quello che oggi è un ecomostro. E l’unico modo per farlo è consentire alla città di riappropriarsi di quell’area, poiché è quello che vogliono davvero i cittadini. Di questo passo, invece, si rischia di bloccare tutto per altri anni». Rabbia e sconforto a Palazzo Brambilla, «perché stiamo facendo uno sforzo enorme per costruire, passo dopo passo, un percorso di riqualificazione del polo chimico per evitare anche che un’area così vasta venga devastata dal degrado».

I sindaci concordano: «Ma chi sono?»

Infine i sindaci attaccano il Comitato che ha promosso il ricorso. Per Montano «si tratta di una realtà che non rappresenta la gente del territorio poiché di fatto è composto da una sola persona», mentre per il primo cittadino di Castellanza «questo Comitato parla di dialogo, ma è il primo a non aver mai voluto dialogare, nonostante più volte abbiamo cercato di aprire un contatto per confrontarci sulla tematica».

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