OLGIATE OLONA – Un compleanno speciale, quello di Eliseo Chierichetti, che oggi, mercoledì 12 febbraio, compie 90 anni. E li festeggia dietro al bancone della sua merceria, attività che esiste in paese da 110 anni. Un negozio che è “un buco”, stipato di tutto ciò che può servire in casa o a scuola: dal giocattolo al bottone, dalle penne ai quaderni, capace di contenere una storia (a suo modo) davvero grande, quella del paese e di tutte le generazioni di olgiatesi che dall’Eliseo iniziano ad andarci fin da bambini.
I 90 anni di Eliseo Chierichetti sono davvero un piccolo grande evento per il paese. E lo capisci dal flusso di clienti che per una volta entrano più per fargli auguri che per un acquisto. Tanti e tutti accolti con il sorriso di sempre, che si disegna appena appena sul volto, segno di una gioia grande che poi sprizza dagli occhi che brillano. Occhi vispi di questo olgiatese considerato da tutti una vera e propria istituzione. Poiché a Olgiate cambiano i sindaci e i parroci, ma l’Eliseo e il suo negozio ci sono sempre. Anzi da sempre, dal 1910.
«Da quando – racconta Eliseo aprendo lo scrigno di ricordi che affondano le radici agli inizi del secolo scorso – mio zio, che si chiamava anche lui Eliseo, qui ha aperto un negozio di ciclista. Vendeva le biciclette Legnano e riparava quelle di tutte le marche». Poi è toccato alla due sorelle, prima Maria e poi Ortensia, altra figura che ancora vive nei ricordi di molti cittadini. Come del resto Luigia, sorella di Eliseo, morta nel 1991.
Insomma una storia di famiglia e di commercio. Volendo, per calare la situazione nella realtà di oggi, di “Davide”, perché lo spazio commerciale della merceria Olgiatese è davvero grande come una piastrella di un supermercato, che ha saputo resistere ai “Golia” del commercio. «Anche se – conclude il festeggiato – una volta era molto meglio». E “la volta” di cui parla Eliseo è di quando davvero nel suo negozio trovavi di tutto: anche i detersivi, l’abbigliamento e i profumi. «Poi – dice – qualche “baloss” ha cambiato le regole e ho dovuto “tagliare” molti articoli. Ma se avessi voluto avrei potuto venderla quella licenza a chi aveva intenzione di aprire un supermercato». Una riflessione per fare capire il valore del suo lavoro e l’amore per la sua attività. Non certo un rimpianto per non averlo fatto. Come dimostra questo compleanno vissuto come ogni giorno: tra matite, pastelli quaderni, bottoni, elastici e il suono di un campanello (sempre quello) che suona ogni volta che si apre la porta della merceria e annuncia l’ingresso di un cliente.