Olgiate Insieme attacca sul polo chimico: «Hanno votato un atto illegittimo»

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OLGIATE OLONA – Un piano attuativo. Anzi due. Anche se quelli di Olgiate Insieme (e non solo) dicono che in realtà è sempre lo stesso e che dall’uno all’altro sono cambiate solo “le virgole”. Poca cosa. Una sentenza del Tar. Anzi due, poiché il gruppo di Alda Acanfora cita anche quella relativa al ricorso dalla proprietà. E altrettante bocciature. Un differenza: nel secondo, rispetto al primo, la maggioranza ha “portato a casa” un sostegno economico per il recupero di villa Gonzaga. E due posizioni differenti. Non di tutta la maggioranza che attualmente governa Villa Gonzaga, ma solo di una parte, quella che fa riferimento a Progetto Olgiate e che, nel momento in cui era all’opposizione era contraria, mentre, una volta diventata maggioranza ha votato a favore.

Il piano “scordato” del polo chimico

Alda Acanfora e Giorgio Volpi da tempo avevano annunciato che uno dei “piatti forti” che avrebbero servito in campagna elettorale sarebbe stato il piano attuativo che interessa il polo chimico. Un documento che ha avuto un iter davvero travagliato, tanto da aver causato lo scossone decisivo che, a metà mandato, ha spaccato la maggioranza di Gianni Montano, con Acanfora, Volpi e Roveda che a quel punto traslocano in minoranza. E, insieme a Fare per Olgiate e Progetto Olgiate combattono con le armi del voto contrario quel piano. Che viene ritirato, stralciato, ripresentato in consiglio e, solo a maggioranza ristrutturata, con l’ingresso di Maccabei, Richiusa e Minorini, votato in giunta. Finita? Macché. Proprio qualche giorno fa sul quel piano piomba la bocciatura del tar. Motivo: serve la V.I.A., ovvero la Valutazione di impatto ambientale.

«Li avevamo anche avvertiti»

«Noi non votiamo atti illegittimi», dicono Acanfora e Volpi. «E quello lo è. Noi avevamo anche detto che sarebbe servita la Valutazione di impatto ambientale e che la questione dei frazionamenti vale per l’urbanistica, ma non per un piano attuativo. A dimostrazione di questo c’è un altro piano, di dimensioni simili, quello dell’Idea Verde, dove la V.I.A. è stata fatta. Quindi nemmeno potevano dire di non sapere».

Il cambio

Olgiate Insieme sottolinea la coerenza di Acanfora e Volpi nell’aver sempre osteggiato quel piano, fino al punto di rompere con il sindaco Montano, ma non mette sul tavolo alcuna ipotesi sul perché una parte della maggioranza (prima opposizione) abbia cambiato idea su un’operazione che sostanzialmente, sulla carta, è rimasta identica. A spaccare il fronte di questa melina è Alessandro Re di V.O.I., il quale senza giri di parole dice che «l’unica differenza è che la nuova maggioranza ha ottenuto il soldi per Villa Gonzaga» e poi butta lì, senza spiegare, che «questo è il prezzo dell’anima di una persona». Senza approfondire a quale “anima” e a quale “persona” faccia riferimento.

Visione più ampia

A tracciare il quadro sul polo chimico, oltre a Olgiate Insieme, c’era anche il centrodestra di Castellanza, poiché anche lì, sul polo chimico, c’è un discorso aperto in quanto è stata avviata la variante al pgt. «A oggi le amministrazioni di Olgiate e Castellanza, su un’area così importante e a cavallo dei Comuni vanno in ordine sparso, quando invece bisognerebbe dialogare, confrontarsi e trovare unità d’intenti se davvero si vuole dare un senso logico agli interventi che si faranno all’interno del polo chimico e nelle aree dismesse». Questa in sostanza la posizione espressa sia dai candidati olgiatesi, sia dagli esponenti del centrodestra castellanzese. «La nostra volontà – ha spiegato Chiara Ferioli di Olgiate Insieme – è quella di rivalutare l’intera questione con il Comune di Castellanza, con l’obiettivo di valorizzare anche la parte verde che c’è all’interno».

Soragni è già un passo avanti

Per Castellanza ha parlato il consigliere della Lega Alberto Soragni, il quale dopo aver ribadito la piena condivisione dell’approccio collaborativo tra Palazzo Brambilla e Villa Gonzaga ha subito messo sul tavolo un’ipotesi concreta: «Io ci vedrei bene una cittadella della salute – ha spiegato – ovvero gli studi nazionali e le statistiche parlano di numeri in crescita per anziani colpiti da Alzheimer e persone con disturbi alimentari quali anoressia e bulimia. Ecco qui gli spazi per rispondere a un a necessità su questo doppio fronte non mancano. E mi spiego meglio, davvero si potrebbe pensare alla realizzazione di una casa di riposo e a un centro di riferimento per chi ha disturbi con l’alimentazione. Un polo che sarebbe punto di riferimento per tutta la Valle Olona».

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