Olgiate pianta 8 paulownie in ricordo delle vittime Covid. «Ridiamo il respiro perso»

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OLGIATE OLONA – «Come il coronavirus ha privato le sue vittime del respiro, così noi vogliamo ridarlo alla comunità, tramite un gesto simbolico e pratico allo stesso tempo». Così l’amministrazione di Olgiate Olona annuncia la piantumazione di 8 alberi di Paulownia nel parco di via Morelli per ricordare le persone morte a causa del Covid in paese.

Monumento alla vita

«Si chiamerà Monumento alla vita, perché vogliamo dare speranza. Così abbiamo scelto di onorare le nostre vittime tramite una pianta straordinaria che è in grado di ridurre il livello di inquinamento dell’aria», dice Leonardo Richiusa, assessore all’Ambiente che parteciperà alla cerimonia intima, e a porte chiuse a causa dell’emergenza sanitaria, di sabato 21 novembre alle 9. Che è anche la giornata mondiale dell’albero.

Che purifica l’aria

«Vogliamo coniugare il ricordo rispettoso di chi ha perso la vita a causa di una pandemia che interessa tutto il mondo, ma allo stesso tempo mandare un messaggio di speranza anche concreto», scrive il sindaco Giovanni Montano su Facebook. Effettivamente, le grandi foglie della Paulownia sono in grado di assorbire anidride carbonica dieci volte in più rispetto agli altri alberi, ma anche inquinanti come il pm10 e pm11, particolati dannosi per la nostra salute.

Sperando in una rinascita

Ecco allora che nel parco di via Morelli nascerà un bosco di Paulownie, dato che ci sarà una pianta per ogni vittima. «Ma ancora una volta vogliamo onorare le loro vite, con una sorta di rinascita. Rappresentata dagli splendidi fiori rosacei che compaiono in primavera», aggiunge Richiusa. Infatti, la pianta fiorisce verso aprile, in suggestiva sincronia con il periodo più preoccupante dell’ondata pandemica da coronavirus.

«Una rinascita che speriamo avvenga il prima possibile, ma che intanto iniziamo ad alimentare tramite questa cerimonia. Un ricordo di chi non c’è più, una celebrazione della sua vita e un aiuto al nostro pianeta, che ci custodisce e deve essere custodito», concludono da Villa Gonzaga.

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