La pianta mangia-smog debutta a Borsano: Tallarida dona 15 esemplari di Paulownia

BUSTO ARSIZIO – La pianta “mangia-smog” sbarca a Borsano. Dopo la missione in Piemonte dell’assessore al verde Laura Rogora, accompagnata al consigliere comunale borsanese Orazio Tallarida, verranno messi a dimora in un terreno comunale del quartiere i primi 15 esemplari di Paulownia, l’albero che assorbe 10 volte più anidride carbonica delle altre essenze. È stato lo stesso Tallarida, che per primo aveva suggerito di importare a Busto Arsizio la pianta “mangia-smog” proprio nel quartiere caratterizzato dalla presenza dell’inceneritore Accam, a donare le essenze all’amministrazione comunale, per il primo esperimento di piantumazione della Paulownia in città.

La Paulownia tomentosa

Ad annunciare la prossima messa a dimora delle piante che “divorano” l’inquinamento, è l’assessore al verde Laura Rogora, invitata sabato scorso, 6 giugno, ad un convegno dell’associazione no-profit “Paulownia Piemonte”, insieme ad altri sindaci e assessori della Regione Piemonte. Si tratta di un albero resistente al fuoco fino a 400 gradi, idrorepellente, che produce legno particolarmente leggero ma robusto. Inoltre cresce molto velocemente, ha foglie grosse, radici che hanno penetrazione verticale nel terreno e, soprattutto, una capacità di assorbimento dell’anidride carbonica molto alta, almeno 10 volte quella di altre essenze. Inoltre, pur non essendo una specie autoctona, non è invasiva, in quanto gli esemplari che vengono “importati” a Borsano sono ibridi dotati di semi sterili, quindi non pericolosi per la biodiversità. Proprio quello che l’assessore Rogora cercava contro l’inquinamento atmosferico della città.

“Barriera verde”

«Ero alla ricerca di qualcosa che fosse economicamente sostenibile, ma che aiutasse in modo sostanziale nel contenimento dell’inquinamento ambientale prodotto dal traffico veicolare – rivela Laura Rogora – qualche anno fa, l’amministrazione aveva valutato l’acquisto di barriere verdi da posizionare nei punti nevralgici di Busto con questo scopo, ma i costi erano veramente insostenibili. La Paulownia costa un cinquantesimo e garantisce risultati migliori: ad esempio, il comune di Orbassano, che ho visitato nel mio viaggio in Piemonte, usa le piante come barriera per la tangenzialina che passa all’interno della città. Sono grata a coloro che ci hanno fatto conoscere questa pianta e che oggi si sono dimostrati interessati a donare un cospicuo numero di essenze, che integreremo certamente nelle prossime settimane e mesi. La pianta già rispetta anche le norme che stiamo predisponendo per il nuovo regolamento per il verde pubblico, in preparazione, non essendo invasiva, oltre che facilmente gestibile sulle strade comunali». Insomma, anche Busto è pronta ad accogliere la pianta “mangia-smog”: dopo il primo esperimento grazie alla donazione di Orazio Tallarida, che si realizzerà su un’area non lontana da Accam, si starebbe pensando ad attingere ai fondi delle manutenzioni straordinarie del verde ma anche alla prossima campagna di “Un albero per ogni neonato” o a iniziative dal basso di adozione di alberi da parte dei cittadini.

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