Olgiate, “Più soldi agli oratori del paese”, lo chiedono gli Indipendenti

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OLGIATE OLONA – «L’amministrazione deve dare più soldi agli oratori».  Lo sostengono i consiglieri di opposizione del gruppo degli Indipendenti. E lo fanno con un comunicato.

Nella nota diffusa dal gruppo di minoranza prima si sottolinea l’importante ruolo sociale ed educativo di queste strutture e poi si attacca la maggioranza per aver dato un taglio netto al contributo, poi ritoccato verso l’alto. «Ma sempre inferiore a quanto veniva erogato nel 2014», ovvero quando in maggioranza c’erano ancora Giorgio Volpi, il quale insieme ai consiglieri Alda Acanfora e Gianfranco Roveda, ora sottolineano la questione e la decurtazione.

I tre oratori olgiatesi, nei mesi estivi appena conclusi, hanno “ospitato” per il periodo estivo quasi 600 tra bambini e ragazzi, «offrendo alle famiglie un servizio in costante crescita qualitativa e quantitativa. E rivelandosi anche questa volta un luogo educativo e sicuro dove i giovani possono passare le giornate estive al termine della scuola e i genitori continuare ad andare a lavorare con serenità, poiché sanno che i loro ragazzi sono seguiti e stanno in un posto sicuro».

E proprio partendo da questo importante ruolo, gli indipendenti sostengono che 10 mila euro di sostegno economico sono troppo pochi. Anche in considerazione del ruolo strategico svolto e dell’importanza che questo ha in termini di ricaduta positiva sulla comunità. «E se l’amministrazione anche quest’anno ha stanziato i 10 mila euro è perché, al momento del taglio, quando la cifra da 11 mila euro del 2014 passò a 8,500, il nostro gruppo ha subito sollevato perplessità e chiesto di incrementare il budget riservato al sostegno di questa attività».

Certo la distanza economica rispetto a quanto stanziato in passato è ora ridotta. Se si pensa che quella forbice di mille euro che segna la differenza tra presente e passato, in termini pratici, si traduce in circa 300 euro per ogni oratorio. Ma a quanto pare il punto non sta in quella decina di euro in meno, ma nel segnale, che l’amministrazione, secondo gli Indipendenti, dovrebbe dare «a fronte di un aumento dei servizi offerti e dei costi aumentati. Tanto più che i soldi nelle casse comunali ci sono.C’è un avanzo di amministrazione di 187 mila euro solo di spesa corrente dal quale si potrebbe attingere l’incremento del sostegno».

 

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