Olona a due facce nel primo giorno senza depuratore, via a “rinforzi” dal Villoresi

legnano olona inquinamento depuratore

LEGNANO – Niente schiuma né odori sgradevoli, ma acque più scure che a monte e senza neanche l’ombra di un pesce. Così si presenta l’Olona a valle di Canegrate oggi, lunedì 23 settembre, primo giorno di stop del depuratore di Canegrate per i lavori di manutenzione straordinaria all’impianto. Sia nel tratto che scorre nelle campagne, sia in quello nel pieno centro di Nerviano, le acque scorrono scure, prive di pesci ma senza puzza. Per due settimane vi confluiranno le acque reflue di 150.000 abitanti: per limitare i danni, da questa mattina è stata aperta la bocca di presa all’altezza del Canale Villoresi (nella foto in alto), così da immettere nel fiume acqua pulita per diluire e far defluire più facilmente le sostanze inquinanti. Il provvedimento, richiesto fra gli altri dall’associazione Amici dell’Olona, come conferma a Malpensa24 il sindaco di Nerviano, Massimo Cozzi, «sarà esteso per tutta la durata dei lavori in mancanza di piogge consistenti e comporterà l’aumento della portata del fiume di circa un terzo rispetto a quella attuale».

Cozzi: «Comuni avvisati tardi, azienda si è scusata»

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Cozzi ha svolto personalmente ripetuti sopralluoghi lungo il fiume nel corso della giornata, insieme al sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi. «Certo – rimarca il primo cittadino di Nerviano (nella foto sopra, il fiume in centro oggi pomeriggio) – bastava aspettare ottobre per avere una portata maggiore in seguito alle piogge e ridurre i danni. Del resto, abbiamo appreso dei lavori solo quando questi stavano per cominciare e la stessa CAP Holding (la società che gestisce il depuratore, nda) si è scusata per non avercelo comunicato prima. Il direttore generale Michele Falcone ha detto che faranno di tutto per cercare di completare i lavori entro 6-7 giorni». L’odore sgradevole si avverte solo in prossimità dell’impianto di depurazione, in via Ponchielli a Canegrate, dove pure ci capita di vedere un camion di spurghi scaricare il suo carico all’interno. Da qui a monte, lo scenario cambia di colpo: pesci facilmente visibili nell’acqua limpida, gallinelle d’acqua che saltellano, un pescatore sullo spalto di un ponte al confine con il territorio di San Vittore Olona e, dietro il Castello di Legnano, un fotografo intento a immortalare un airone cinerino che zampetta tranquillo nel fiume.

M5S: «Individuare alternativa a politica miope e poco sensibile»

Sulla minaccia all’ecosistema dell’Olona interviene Roberto Cenci, consigliere regionale del M5S Lombardia. «Si parla sempre più di tutela ambientale e di politiche per la riduzione dell’inquinamento, ma quando è il momento di agire ci si dimentica delle parole dette e l’ambiente esce dalla battaglia sempre sconfitto da una politica miope, pigra, poco sensibile, attenta solo agli interessi economici e disinteressata nei confronti della natura. Ciò rappresenta – prosegue Cenci, che si qualifica esperto ambientale – in particolare in questo periodo di magra del fiume, un gravissimo pericolo dal punto di vista ambientale, con enormi danni a flora e fauna presenti nelle acque del fiume e lungo il suo alveo, con uno sconvolgimento ecosistemico che impiegherà anni per risolversi». Il consigliere pentastellato chiede quindi di rimandare i lavori, in realtà già avviati, a periodi di piena «e comunque che si tenti di individuare un’alternativa che consenta di non riversare le acque reflue nel fiume, scongiurando perciò l’aggravarsi dell’attuale stato di inquinamento dell’Olona».

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