Malpensa, open day alla Cargo city: «Punto di riferimento per l’Europa»

MALPENSA – Si è tenuto lo scorso 15 novembre, alla Cargo City di Malpensa, il seminario dedicato al trasporto aereo cargo, organizzato da Gam editori e dal The International Propeller Club Port of Milan. Un confronto per favorire una maggiore consapevolezza sul valore economico e sociale del settore, con i riflettori accesi su una realtà strategica per l’export italiano, quale appunto la Cargo City.

Visita alle nuove strutture

Un vero open day dedicato ai temi della logistica e del trasporto, prima volta per Milano, come ricordato da Maurizio De Cesare, amministratore del gruppo Gam editori: «Un ringraziamento ai vertici di Malpensa per aver aperto le porte di alcune delle strutture all’avanguardia – in Italia e in Europa- nell’ambito del trasporto cargo aereo». La giornata è infatti iniziata con la visita al nuovo centro logistico di Fedex, inaugurato nel 2016: l’area di 15mila metri quadri, fortemente automatizzata, è dotata di sistemi e impianti tecnologici d’avanguardia e capace di gestire da 20 a 30mila spedizioni al giorno. Si è passati poi alle strutture di Mle-Bcube, fra cui spiccano un caveau all’avanguardia di 200 metri quadrati, dedicato ad opere d’arte e beni preziosi e il Pharma Center, e infine il nuovo magazzino Beta-Trans operativo dal prossimo dicembre.
La Cargo City di Malpensa è un asset fondamentale per la logistica italia: lo ha ricordato anche Riccardo Fuochi, presidente del Propeller Milano: «In un momento di grandi cambiamenti tecnologici e sfide dettate dalla tecnologia e dallo sviluppo dell’e-commerce, può essere il fiore all’occhiello dell’Italia», ma in uno scenario sempre più competitivo, con diversi scali emergenti, tutti concentrati nell’Est europeo (Budapest, Ungheria, Repubblica Ceca), che si aggiungono ai tradizionali (Francoforte, Parigi, Amsterdam e Londra) diventa fondamentale che «le imprese della logistica facciano sistema, per migliorare le proprie dotazioni tecnologiche e quindi la competitività e capacità di incidere sulle politiche del settore».

Made in Italy nel mondo

Sull’importanza del cargo aereo per il nostro paese non si discute: come ricordato da Marina Marzani, presidente Anama, il valore nazionale delle merci movimentate raggiunge il 26 per cento in import/export extra UE, e vale 44 milioni di euro: «Rappresentiamo di fatto l’hub per l’export del made in Italy nel mondo, uno dei motori della crescita economica del nostro Paese – ha affermato Giovanni Costantini, Cargo manager di Sea – e oggi i tradizionali modelli aeroportuali “hub and spoke” si stanno evolvendo verso nuovi modelli logistici con network sempre più complessi, composti da più nodi che scambiano merci fra loro. Cargo City aspira a diventare il punto di riferimento per tutto il sud Europa».

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