OJM, Andrea Conti: “Per la costruzione della squadra l’estate è lunga…”

Openjobmetis Varese Conti GeneralManager
Andrea Conti, General Manager della Openjobmetis

VARESE – Sono giorni di riflessione in casa Pallacanestro Varese. Riflessioni a tutto tondo, non solo per la prima squadra. Oggi la Prealpina ha reso nota l’uscita dal contratto che lega la società varesina alla Academy di Gianfranco Ponti (una riflessione che, a quanto ci risulta, durava da almeno due mesi nella “stanza dei bottoni” biancorossa). E poi naturalmente c’è il basket-mercato. Apparente calma piatta anche se proprio oggi pomeriggio il giornalista e blogger Claudio Pea ha associato il nome di Alessandro Gentile (già allenato a Treviso da Vertemati) alla Openjommetis. Un’ipotesi suggestiva e, nel contempo, una scommessa, perché il giocatore (di indiscutibile valore) andrebbe rilanciato. Il General Manager Andrea Conti fa un focus sugli argomenti più caldi.

La costruzione della nuova squadra

“Siamo ancora in cantiere. Stiamo facendo tanti ragionamenti e stiamo aspettando alcune risposte. E’ prioritario il discorso legato ai giocatori italiani. Possiamo già contare su una buona base di partenza, con la società che aveva già fatto alcuni investimenti per il futuro, che però ora devono incrociarsi con i discorsi tecnici e economici e con le esigenze dei giocatori. Stiamo ragionando a tutto tondo per disegnare le strategie per il futuro e per creare la squadra migliore possibile. Lo snodo Strautins-De Vico? Effettivamente c’è o meglio c’è un discorso di accettazione da parte dei giocatori. I ragazzi che vestiranno la maglia della Openjobmetis devono essere motivati e consapevoli del proprio ruolo all’interno della squadra, senza mugugni e malcontenti. In questo senso Strautins e De Vico sanno che, se accetteranno di rimanere, saranno il cambio dell’ala titolare. Ruzzier, ha un escape entro il 30 giugno, ma il ragazzo vuole rimanere da noi per dare continuità all’ottima seconda parte di stagione. E noi vorremmo certamente ripartire dal duo Ruzzier-De Nicolao come playmaker. Poi, si sa, le vie del mercato sono infinite”.

L’atterraggio di coach Adriano Vertemati sul pianeta Varese

E’ estremamente positivo. Adriano è una persona molto diretta, chiara, motivata e positiva, che stimavo già e che ho fortemente indicato alla società. Ha conosciuto il cda, che si è fidato della mia scelta. Con Vertemati si volta veramente pagina. Abbiamo firmato un allenatore con la A maiuscola, è un tecnico smart e un uomo di campo, che sarà un valore aggiunto per i giocatori che abbiamo e che avremo. Passiamo molte ore del giorno assieme al telefono e in presenza, ci confrontiamo e abbiamo un rapporto schietto e costruttivo di condivisione. A differenza degli anni scorsi, non avremo fretta di fare le scelte nel breve periodo. Il mercato è lungo, l’estate anche e noi dovremo pensare di costruire la miglior Openjobmetis possibile rispetto al budget che abbiamo a disposizione”.

L’affaire Varese Academy

“E’ molto semplice. La Pallacanestro Varese aveva il diritto di uscire dal contratto che termina l’anno prossimo entro il 30 giugno 2021, cioè con un anno di preavviso. Voglio essere chiaro. Non si interrompono i rapporti con la Academy. Magari possiamo pensare di fare una convenzione nuova, perché oggi sicuramente ci sono alcune condizioni che vanno riviste. La Pallacanestro Varese ha sempre avuto il settore giovanile e Gianfranco Ponti in questi anni ha fatto molto bene. Non c’è una chiusura definitiva e brusca, piuttosto la volontà di riaprire il dialogo anche nell’ottica di possibili cambi futuri negli assetti societari. Il settore giovanile deve essere parte integrante del nostro progetto, perché è un asset fondamentale per la città e per tutto il basket italiano”.

L’evoluzione della società e il possibile ruolo di Luis Scola

Luis ha dimostrato l’interesse di legarsi a noi. Detto questo, domenica parte e va a Las Vegas per prepararsi alle Olimpiadi. Noi gli auguriamo di giocare alla grande a Tokio e, in questo momento, evitiamo di tirarlo per la giacchetta quando è ancora impegnato ad essere un giocatore. Per il resto mi sembra che da molte parti ci siano pezzi del puzzle con premesse molto positive. Penso alle dichiarazioni di Rosario Rasizza che vuole ridare entusiasmo alla Pallacanestro Varese. Ma penso anche alla presenza del consorzio, degli sponsor, del cda, del Basket Siamo Noi, della famiglia di Toto Bulgheroni e dello stesso Luis Scola. Tutti hanno a cuore il bene comune che si chiama Pallacanestro Varese. Ora tutti questi pezzi del puzzle si devono unire per creare insieme un quadro che sia il più positivo possibile. Gli attori da me citati, va detto, sono tutti estremamente importanti, anzi sono e sono stati il motore e il carburante della Pallacanestro Varese anche nei momenti più difficili. E’ bellissimo constatare questa energia ritrovata. Compito nostro è non disperderla, ma anzi di ottimizzarla per scalare pian piano la scala gerarchica del basket italiano”.

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