Ospedale di Somma, chiuso anche il Centro trasfusionale

Somma centro trasfusionale chiuso

SOMMA LOMBARDO – Non è certo un buon momento per l’ospedale di Somma Lombardo. Dopo il trasferimento dell’attività chirurgica dell’Oculistica – che di fatto porterà alla inattività temporanea del blocco operatorio – l’Avis cittadino comunica la chiusura del Centro trasfusionale. Per donare il sangue già da due mesi i mille iscritti devono recarsi a Gallarate. E al momento non c’è una data certa di riapertura.

Carenza di medici

Il problema è ancora una volta la carenza di medici. Tra trasferimenti e pensionamenti il personale è ridotto all’osso, costringendo così l’Asst Valle Olona a concentrare l’attività a Gallarate, interrompendo l’attività di donazione del sangue che in città durava da 71 anni, servendo un bacino sovracomunale.
«Già da tempo abbiamo segnalato alla Direzione sanitaria la situazione che avrebbe portato purtroppo a questo risultato che non volevamo», spiegano i vertici dell’Avis di Somma, presieduta da Ivan Zingaro. «A seguito dei numerosi  incontri anche la Direzione generale e sanitaria ospedaliera si sta impegnando per raggiungere presto ad una soluzione che possa permettere la riapertura del Centro trasfusionale di Somma, adeguato e ristrutturato da noi negli scorsi anni». La soluzione prospettata è l’arrivo di nuovi medici mediante contratti a chiamata, ma al momento non si conoscono modi e tempi del reclutamento prospettato.

I sindaci

Per la riapertura del Centro trasfusionale, tramite una lettera, si sono mobilitati i sindaci del territorio (Somma, Arsago, Vergiate, Casorate e Golasecca) e anche il presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti, si è recato al Bellini per un incontro con i referenti dell’Avis. Che spiegano: «Vogliamo assicurare tutti i donatori che noi non non molliamo e monitoreremo la situazione per raggiungere presto alla riapertura del trasfusionale a Somma». Il timore (fondato, considerati i precedenti) è che una soluzione temporanea possa diventare definitiva. E che per il Bellini questo possa essere l’ennesimo passo verso  il ridimensionamento, un rischio paventato pubblicamente solo tre giorni fa dal sindaco di Somma Stefano Bellaria.

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