OSSOLA GRANATA: “Tre punti pesanti ma che sofferenza”

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Enrico Albert 

Al cardiopalma per 111 minuti e senza supplementari. Il Toro che ci prova, prima a regalare il vantaggio con Djidji (oggi da centrale inguardabile), e poi a segnare per tutto il primo tempo. Parata di Musso oltre le leggi della fisica sul Gallo e finalmente Aina da centravanti la sblocca nonostante il granitico 532 di Nicola. Non la chiudiamo perché un arbitro a noi già noto ci nega il terzo rigore in due partite (ricordiamo bene ĺa precedente) nel recupero. Ripresa bene non noi ma il Var, che da un giusto rigore all udinese e poi gli toglie un gol per offside. Nel recupero 11 contro 10, siamo fortunatissimi. Non per deboli di cuore.  Gallo immenso anche se non segna, Sirigu gigante, rigore parato vale un gol e 3 punti, Djidji torni pure centrale di sinistra e Aina (fenomenale atleta) impari a non perdere palloni scellerati da harakiri. Fatichiamo troppo davanti anche con tre punte almeno formali e siamo gravemente e colposamente imprecisi più volte a metà campo dove abbiamo perso palloni da squadra dilettantistica. Attenzione da alzare di molto o così a Napoli si rischia un’imbarcata. Ribadisco l’opinione già espressa dopo la Spal: no senza Meite e Baselli, non più.

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