Tribalismo e suoni dal futuro, al Gagarin si diffonde la contaminazione degli OvO

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BUSTO ARSIZIO – Nella loro ultima fatica, appena uscita per Artoffact Records, sono tornati alle radici punk/hardcore ma hanno mantenuto intatta la componente dell’elettronica rumorosa: prosegue la contaminazione compiuta dagli OvO tra tribalismo e suoni futuristici che nella serata di oggi, sabato 22 febbraio, la band formata da Stefania Pedretti (voce e chitarra, già in ?Aloes e Allun) e Bruno Dorella (batteria, membro di Ronin e Bachi da Pietra), porterà al Gagarin attraverso i nuovi brani di “Miasma”.

Le tre fasi del miasma

L’album del 2020 della formazione indie noise/rock di Ravenna segna il ventennale di un’attività dedita al puro caos sonoro, questa volta organizzato secondo la rappresentazione alchemica delle tre fasi del miasma (le Psora, Lue e Sicosi descritte in “Malattie croniche”, saggio del 1828 di Samuel Hahnemann). Il disco, considerato dagli OvO uno dei loro lavori più morbosi, è stato registrato da Ivano Giovedì e Franco Beat in luoghi segreti dell’Italia rurale; mixato da Giulio “Ragno” Favero e masterizzato da Andrea De Bernardi, vede tra gli autori dei sample Eraldo Bernocchi e Paolo Bandera (Sigillum S) e Matteo Vallicelli (Soft Moon). Hanno inoltre contribuito, come ospiti, la band post-punk norvegese Årabrot, la trapper Gnučči e Gabriele Lepera dei sabotatori synthpunk Holiday Inn.
Al circolo Arci di via Galvani i live avranno inizio alle 21.30: ad aprire la serata saranno la furia hardcore dei Morso, band bustocca autrice del disco “Lo Zen e l’arte del rigetto”, e l’universo eclettico creato con basso distorto e campionamenti da Fatty Fatty Bombo, one man band di Verbania tra stoner, post-rock e post-hardcore.

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