Palazzo abbandonato di via Ricordanze a Borsano: «Sempre peggio. Intervenire»

BUSTO ARSIZIO – “Via delle Ricordanze 8, oggi peggio di ieri”: è il titolo di un video, girato da Angelo Colombo, un cittadino di Borsano che fa parte del gruppo di controllo di vicinato della zona, per documentare lo scempio e il degrado crescente del cantiere abbandonato in pieno centro al quartiere a sud della città. Il video sta circolando in queste ore sui social ed è una sorta di “seconda puntata” di un’analoga esplorazione fatta un anno fa, con gli impietosi confronti tra le immagini scattate a dodici mesi di distanza. «Da allora la situazione è se possibile peggiorata» la sintesi dell’autore della video-denuncia, che punta il dito in particolare sul moltiplicarsi degli indizi di accessi abusivi all’interno del cantiere. «È pericoloso. Prima che qualcuno entrando si faccia del male bisogna intervenire».

«Oggi peggio di ieri»

Il video mostra infatti una catena con il lucchetto che un anno fa era integra mentre oggi è rotta, lasciando così il cancello di accesso al cantiere solo accostato, così come le assi di legno che erano state posate contro le intrusioni ormai divelte, lasciando di fatto «libero accesso a tutti all’area», mentre anche alcune porte interne aperte sono possibile segno di accessi abusivi all’interno del palazzo in costruzione. Inoltre «c’è immondizia ovunque, come è più di un anno fa, e materiali edili abbandonati che si stanno inesorabilmente deteriorando». Oltre al danno, anche la beffa. E non si vede una via d’uscita, perché il fallimento del costruttore rende complicata una transizione, in tempi in cui l’edilizia non “tira” più come una volta. Una situazione molto simile a quella del “tugurio” di vicolo Landriani, in pieno centro, finita sotto i riflettori nelle scorse settimane dopo il macabro ritrovamento di un cadavere nel cantiere abbandonato.

Le preoccupazioni dei borsanesi

A rilanciare le preoccupazioni, anche in merito alla sicurezza, sono i rappresentanti del gruppo di controllo di vicinato di via 24 maggio, coordinato da Emanuele Fiore e Mariella Puleo, esasperati per l’immobilismo di cui ormai da tempo è preda il cantiere del palazzo di via delle Ricordanze. «Sono tantissimi anni che a Borsano conviviamo con questo cantiere bloccato che occupa il marciapiede e obbliga i pedoni a camminare in mezzo alla strada o, per non rischiare, di attraversare e cambiare marciapiede – rivela Emanuele Fiore – in tutti questi anni ogni tanto qualche piccolo furtarello nel cantiere si è verificato ma nelle ultime settimane il cantiere è palesemente violato e (forse) abitato. Riteniamo che ormai la misura è colma e qualcuno debba intervenire».

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