BUSTO ARSIZIO – «Vorremmo inviare questo video al sindaco Antonelli in modo da mostrargli quanto siano inconsistenti i provvedimenti presi sino ad ora». Il video in questione è stato registrato alle 18.30 di ieri, domenica 2 maggio, in vicolo Landriani.
Nulla è cambiato
L’esasperazione dei residenti è al limite. Le immagini mostrano un gruppo di ragazzi che esce tranquillamente dallo stabile abbandonato dopo il fallimento delle società che lo stavano realizzando e che oggi è diventato un tugurio e un rifugio per disperati. In quest’area, all’interno di una baracchetta di cantiere fatiscente, il 13 dicembre scorso è stato trovato il cadavere di una donna ucraina di 50 anni vittima di un omicidio.
Interventi inutili
La procura aveva eseguito in tempi record i rilievi del caso in modo da poter dissequestrare l’area (dissequestro comunicato tempestivamente sia al sindaco Emanuele Antonelli che al curatore fallimentare) in modo da consentire il rispristino e la messa in sicurezza del luogo. Antonelli stesso aveva tuonato: «Mai più degrado, se necessario faremo causa alla proprietà». L’8 febbraio erano comparse un paio di ruspe: avevano rimosso la baracchetta teatro dell’omicidio. Quindi erano state posizionate robuste chiusure in metallo alle porte della palazzina.
Siamo esasperati
«Peccato – spiegano i residenti – Che gli altri accessi all’area siano chiusi, per così dire, soltanto da reti di metallo. Che offrono un comodo passaggio a chi vuole accedere all’area. Così come accaduto domenica. Le immagini sono inequivocabili». Di fatto «Nulla è cambiato – concludono i residenti – La situazione di degrado permane con buona pace di chi ha promesso interventi risolutivi». Va detto che le possibilità di intervento da parte del Comune sono limitate: «Ma esistono mezzi per poter fare in modo che la proprietà intervenga seriamente. Una simile situazione di degrado, tra l’altro in pieno centro, non è tollerabile», concludono i residenti.
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