Una cittadella dello sport a Masnago. Nasce il sogno della Pallacanestro Varese

Panathlon Varese Scola Palazzetto
Foto di gruppo al Panathlon Varese: svelato il sogno della nuova cittadella dello sport a Masnago

VARESEIl futuro della Pallacanestro Varese legato alla riqualificazione di Masnago? Questo è il pensiero di John Caniglia, rappresentante del Gruppo Pelligra, che dall’Australia vuole portare un investimento di 300 milioni di euro in città. Riqualificazione dello stadio Franco Ossola, del palazzetto Lino Oldrini e non solo. Masnago diventerebbe una cittadella a vocazione sportiva. L’idea del Pelligra Group è quella di investire una parte dei ricavi derivanti dagli immobili direttamente nella Pallacanestro Varese, aspetto fondamentale per la sostenibilità. Il pensiero è stato presentato nel corso di una serata del Panathlon Varese.

Il Panathlon Varese palcoscenico delle nuove strategie politico/sportive

La serata organizzata dal Panathlon Varese del presidente Felice Paronelli ha radunato a tavola tutti i principali attori di una delle più importanti trattative in corso sul territorio. John Caniglia, Luis Scola e non solo. In prima linea, su tutti, il General Manager della Pallacanestro Varese Michael Arcieri, Toto Bulgheroni, Alberto Castelli e Beppe Marotta (amministratore delegato dell’Inter). Durante la serata proprio Toto Bulgheroni è stato premiato per i suoi 50 anni da socio del Panathlon Varese: Bulgheroni ha ricevuto uno dei massimi riconoscimenti associativi del Panathlon International dalle mani di Felice Paronelli.

Gli australiani in città. Obiettivo cambiare il volto di Masnago

John Caniglia ha presentato l’idea del gruppo australiano capeggiato da Ross Pelligra. Il progetto ha come obiettivo primario la riqualificazione di un’intera area della città: Masnago potrebbe diventare una cittadella dello sport e al servizio dello sport. Non solo riqualificazione degli impianti sportivi, ma anche costruzione di nuove strutture commerciali e ricettive. L’obiettivo è quello di garantire agli impianti un’operatività continuativa, che possa articolarsi su tutti i giorni dell’anno, rivolgendosi a giovani, famiglie e anziani. La ricaduta, naturalmente, sarà diretta anche sullo sport. E la presenza al tavolo di autorevoli rappresentanti politici, su tutti l’Amministrazione Comunale, sottolinea come l’operazione sia già molto ben avviata. Modello palaghiaccio? In parte sì, ma l’abbrivio sarebbe molto più imponente, perché punta a cambiare il volto di una parte significativa di città.

La nuova Pallacanestro Varese secondo Luis Scola

La nuova era della Pallacanestro Varese a matrice internazionale è stata illustrata dall’amministratore delegato Luis Scola. Quali gli obiettivi? Alla base c’è sempre la sostenibilità, puntando su giovani, città e tutti i giocatori che desiderino crescere in un ambiente innovativo. Innovativo perché si vogliono utilizzare nuove tecnologie e statistiche, richiamando le strutture della NBA. Tutto in base alle risorse disponibili, ricercando la strada migliore e più moderna per riportare la Pallacanestro Varese ai fasti di un tempo. Non certo un progetto a breve termine (“magari ci vorranno 10, 15, 20 anni”), ma sicuramente già con una vision molto ben chiara.

Panathlon Varese Scola Palazzetto – MALPENSA24