Busto, Paragone dei Cinque stelle: «Il sindaco Antonelli rifletta sul suo futuro»

paragone cinque stelle antonelli

BUSTO ARSIZIO – «Antonelli oltre che sindaco è anche presidente della Provincia. E davanti a ciò che sta emergendo dovrebbe fare una riflessione politica». Dimissioni? «Se fare un passo di lato o indietro, o scegliere di aspettare per vedere come va a finire sono decisioni che spettano ad Antonelli. Certo è che da quanto sta emergendo nessuno si può chiamare fuori». Chi parla è il senatore dei Cinque stelle Gianluigi Paragone, il quale ribadisce che «si tratta di un sistema ventennale, ormai marcio»  e aggiunge «dal quale, uso un’immagine un po’ forte, sta ora uscendo tutto il pus. E’ sistema  infetto, dove gli interlocutori non sono mai cambiati e che ha contagiato tutti. Certo in questo momento la situazione più critica è a Gallarate, dove ci sono stati arresti importanti in giunta. A Busto questo non è avvenuto. Però anche lì non mancano responsabilità politiche».

La mela marcia

A riaccendere il dibattito politico, in realtà già piuttosto teso anche a Palazzo Gilardoni, questa volta non è direttamente l’inchiesta Mensa dei poveri, ma un episodio, risalente a più di un anno fa, finito in tribunale e che ieri, come riportato da La Prealpina di oggi martedì 21 maggio, ha avuto ulteriori sviluppi. Si tratta di una querela per diffamazione presentata nel 2017 da Nino Caianiello e Carmine Gorrasi, nei confronti della consigliera Paola Reguzzoni e riguardante una serie di frasi pronunciate dalla leghista e ritenute diffamatorie dai querelanti. E in una di queste frasi si parlerebbe di incontri in ristoranti di Gallarate e Cassano tra Caianiello, Gorrasi, il direttore di Agesp e il sindaco Antonelli per stabilire le sorti dell’acquisizione della partecipata. E si parlerebbe anche di listini con nominativi di persone da assumere. La questione è uscita poiché è stata chiesta l’archiviazione del caso. Ed è qui che si aggancia Paragone per chiedere che «il sindaco di Busto faccia una riflessione seria. Antonelli, come tanti amministratori, possono essere paragonati alle mele sane in un cesto dove l’unica marcia le ha, anche se solo politicamente, contaminate tutte».

Chiarezza o dimissioni

Tornano alla carica anche i grillini in consiglio. «Ormai aspettiamo il prossimo consiglio – dice Claudia Cerini – in ogni caso siamo davanti a un sindaco che continua a stare zitto, a non dare spiegazioni e soprattutto a non prendere le distanze e avviare un nuovo corso. Antonelli, sia chiaro, non è coinvolto a livello giudiziario dalla maxi inchiesta. Però politicamente deve dare un segnale forte: si dissoci, azzeri i vertici delle società e dia tutte le spiegazioni del caso. Altrimenti non vedo altra scelta politica che le dimissioni».

paragone cinque stelle antonelli – MALPENSA24