Ha salvato la vita a 50 partigiani. Busto Arsizio commemora il Giusto Hábermann

busto meningite bimba morta

BUSTO ARSIZIO – Una commemorazione per ricordare il dottor Hábermann, il Giusto di Busto Arsizio che ha salvato la vita a 50 partigiani durante il nazifascismo, ma anche per dare un segnale contro tutti i totalitarismi.

Il 6 marzo si celebra la Giornata Europea in memoria dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento europeo raccogliendo l’appello lanciato dall’Associazione Gariwo a nome di intellettuali, uomini di cultura, politici, semplici cittadini per valorizzare la Memoria di coloro che,in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi.

Anche quest’anno, Busto ricorderà il “suo” giusto, il dottor Aladár Hábermann, medico ungherese che abitava in città che salvò decine di persone ricercate dai nazifascisti. Martedì è in programma un momento di commemorazione davanti alla targa dedicata al dottor Hábermann che si trova all’Ospedale nell’aiuola situata di fronte al padiglione della Neurologia.

Saranno presenti il vicesindaco Isabella Tovaglieri, il direttore generale dell’Asst Valle Olona Eugenio Porfido, la figlia del dottor Hábermann, Anna Maria, il Comitato Amici del Tempio civico, i rappresentanti delle scuole superiori e delle associazioni che si impegnano per valorizzare la memoria.

Nato nel 1904 a Csátalja, il dottor Hábermann era ebreo, ma, benché convertito, fu perseguitato dalle leggi razziali. Così scrive la figlia: «Nello stesso periodo in cui la sua famiglia veniva perseguitata in Ungheria e poi sterminata dai nazisti, mio padre – coadiuvato validamente dalla moglie Rosa e dal fratello di lei, Mario De Molli – aveva costituito in Italia una rete clandestina di “salvatori di vite”, riuscendo a sottrarre alle persecuzioni nazifasciste più di 50 fra partigiani e perseguitati politici, e parecchi ebrei, sia italiani che stranieri. Grazie a questi meriti civili egli ricevette l’agognata cittadinanza italiana dal presidente Einaudi nel 1951, epoca in cui non era facile per uno straniero divenire italiano».

partigiani busto giusto – MALPENSA24