Il Partito comunista di Gallarate: «Faremo una lista e avrà il nostro simbolo»

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Il segretario del Pci di Gallarate Giuseppe Maffioli

GALLARATE – «Noi siamo la vera sinistra», si legge nella nota del Partito comunista italiano di Gallarate che annuncia l’intenzione di correre con una lista e un proprio simbolo alle prossime elezioni amministrative.

La vera sinistra

A firmare la nota del Partito comunista italiano è il segretario cittadino Giuseppe Maffioli. Che scrive: «Il Partito Comunista Italiano di Gallarate intende presentare alle prossime elezioni amministrative 2021 una lista, in cui appaia il proprio simbolo. È una lista che riteniamo aperta a tutte quelle forze politiche, sociali e a cittadini che condividono, quelle che per noi sono colonne portanti della nostra visione politica dalla società: antifascismo, anticapitalismo, difesa dei diritti dei lavoratori, dei cittadini, per una società di uguali, una società socialista.

Lotta classe. Sempre

La lotta di classe non è mai finita, e in questo momento storico si sente con più forza la necessità di avere nel Paese una Sinistra capace di rispondere ai bisogni dalla gente a discapito delle pretese economiche, politiche e culturali che il capitalismo sta attuando.

Maffioli poi aggiunge: «Il Pci sta lavorando anche al programma, ed ha individuato alcuni temi fondamentali per lo sviluppo della città. Tra questi i servizi per i cittadini. A partire dallo sviluppo della sanità pubblica, destinando risorse agli ospedali, ai medici di famiglia, ai lavoratori della sanità ascoltando le loro proposte. E ribadendo il chiaro e definitivo “no” all’ospedale unico Un “no” di cui rivendichiamo la primogenitura essendo inserito nel programma elettorale del 2016».

Aree dismesse ed edilizia popolare

Ma anche servizi per i lavoratori, investendo fondi. Ad esempio, nella riqualificazione delle aree dismesse delle ferrovie per creare parcheggi gratuiti per i pendolari. Si è preferito invece tagliare alberi e fare “restyling” (magari con solo qualche piastrella) alla piazza della Stazione. La riqualificazione delle aree dismesse, creando edilizia economica popolare, che risponda ai bisogni dei cittadini meno abbienti e ridia vita e dignità alla città nel suo insieme.
Senza dimenticare la manutenzione ordinaria a strade, parchi, verde pubblico,  dando così respiro alla città.

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