Colombo (Lega): «La sinistra mente, ho sempre tutelato gli ambulanti di Sesto»

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SESTO CALENDE – «I valori del lavoro e del fare impresa sono da sempre parte del mio dna: per questo mi sono sempre impegnato a sostegno degli ambulanti del mercato. Chi prova a sostenere il contrario mente sapendo di mentire. E lo fa per tornaconti politici». Sono le parole di Marco Colombo, consigliere regionale della Lega e capogruppo di maggioranza a Sesto Calende, che torna su una questione nota in città: il mercato. Soprattutto dopo le dichiarazioni di mercoledì 10 in consiglio comunale: «Il mercato – ha detto – si caratterizzi come serio e qualificato. E non che vende a un euro della roba che per la maggior parte è rubata». E ancora: «Reputo che chi vende prodotti a un euro, molte volte vende per nuovi prodotti che sono usati». Una posizione che non è passata inosservata in aula, scatenando un ampio dibattito con il centrosinistra di Insieme per Sesto. Ora, Colombo prova a mettere le cose in chiaro. Anche sull’eterno dilemma di una collocazione definitiva delle bancarelle, in sospeso tra l’attuale posizione in via Lombardia e quella tradizionale in centro.

«L’opposizione strumentalizza la crisi»

L’esponente della Lega parte dal suo intervento in consiglio. Dove, a suo dire, ha ribadito come la giunta del sindaco Giovanni Buzzi «abbia continuato a lavorare durante l’emergenza, senza dimenticare nessuna categoria». E sugli operatori del mercato – «che reputiamo molto importanti» – aggiunge che «gli è stato garantito di proseguire la loro attività, portando il mercato in viale Lombardia, dove è possibile mantenere un maggiore distanziamento». Ora punta il dito contro l’opposizione, sostenendo che «non fa altro che strumentalizzare la situazione di crisi, portando in aula una mozione dietro l’altra». Mozioni che «non servono a niente perché non aiutano in maniera concreta gli ambulanti. Noi, come maggioranza, li abbiamo invece aiutati e continueremo a farlo».

Sesto come Londra

Per il consigliere leghista, «la vera sfida, oggi, è tenere vivo il mercato e rilanciarlo». In che modo? «Combattendo la concorrenza di colossi come Amazon, a cui purtroppo sempre più persone si rivolgono». E prosegue: «In quest’ottica bisogna studiare un rilancio del mercato che punti a creare una sorta di farmer market, come avviene in Europa, a partire da Londra, dove i mercati storici sopravvivono e prosperano». Non che a Sesto questa condizione manchi, secondo Colombo, visto che la città può fare affidamento «alla storicità del nostro mercato e alla professionalità dei nostri operatori economici».

«La colpa è anche della Cina»

La volontà è quindi di far emergere il mercato sestese a modello dei grandi riferimenti europei. Un obiettivo che si può raggiungere, sottolinea il capogruppo di maggioranza, «ma per far questo bisogna anche combattere chi mette a rischio la qualità. E mi riferisco a chi vende merce sottocosto (soprattutto abiti), a pochissimi euro, non garantendo né qualità né tantomeno la provenienza. Si tratta quasi sempre di stranieri, cinesi in primis». Conclude così: «Ricordiamoci che se siamo in questa situazione di crisi mondiale è anche per colpa della Cina che non ci ha avvertito del rischio sanitario quando poteva ancora essere contenuto. Oggi il loro Paese cresce economicamente, mentre il resto del mondo combatte per sopravvivere».

Colombo (Lega): «Al mercato di Sesto Calende vendono merce rubata»

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