SESTO CALENDE – Il grido di allarme lanciato ieri 21 gennaio dagli operatori del mercato di Sesto Calende è stato fin troppo chiaro: «È palese agli occhi di tutti che da quando il mercato si trova nella nuova posizione si stia lentamente spegnendo, con un numero sempre calante di avventori e, di conseguenza, di operatori». Ora “Insieme per Sesto”, prima forza di opposizione, invita la giunta ad ascoltarli in vista del referendum che l’amministrazione vuole lanciare chiedendo ai sestesi se preferiscono il ritorno delle bancarelle in centro o il mantenimento in via Lombardia, dove sono state spostate durante l’emergenza Covid: «Ci auguriamo sia una spinta a far conoscere tempi e modi di consultazione davvero informata e in par condicio».
In centro si può
La sensazione evidente secondo IxS è che il centrodestra vorrebbe lasciare il mercato dov’è ora e stia costruendo ad arte una consultazione popolare viziata da informazione distorta e mirata a raggiungere quello scopo deresponsabilizzandosi dalla scelta finale. «Avevamo chiesto in consiglio comunale alla giunta di presentare due soluzioni ugualmente sicure e sostenibili, togliendo di mezzo il falso argomento che il mercato in centro sarebbe impossibile perché non sicuro», spiega la lista civica in minoranza. «Con i numeri attuali e con la partecipazione degli interessati si possono definire le condizioni ottimali per riportare il mercato dove è sempre stato da oltre 200 anni. Purtroppo la giunta è stata immobile per mesi e questo non aiuta un confronto sereno e informato».
Il fatto compiuto
Da subito dopo lo spostamento – definito provvisorio – Insieme per Sesto aveva chiesto di non seguire il metodo del fatto compiuto, «una pessima abitudine italiana», ma di decidere ascoltando tutte le voci, quelle a favore del mercato nel centro storico e quelle che lo preferiscono in via Lombardi. «E soprattutto ascoltando chi il mercato lo fa vivere, col proprio lavoro spesso gravoso: gli ambulanti che pagano ogni anno il posto loro assegnato». Loro hanno già deciso: vogliono tornare in centro.
Mercato di Sesto, ambulanti uniti contro il referendum: «Non siamo stati coinvolti»
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