Accam scalda il consiglio. Antonelli a M5S: «Quasi quasi mi ricandido contro di voi»

BUSTO ARSIZIO – Accam è sull’orlo del fallimento, ma monopolizza ancora il consiglio comunale di Busto. Nel giorno in cui attorno alla società si addensano le nubi più scure dopo la fumata nera di Amga sul piano di salvataggio con la Newco, Ma non è il futuro della società che gestisce l’inceneritore di Borsano a far discutere, bensì le sue emissioni inquinanti. Alla fine la mozione per un’indagine sulle emissioni dell’impianto Accam si trasforma, su iniziativa bipartisan, nella proposta di uno studio a più ampio raggio, e di un tavolo di confronto, sull’inquinamento dell’aria del territorio. Ma nell’aula virtuale si assiste all’ennesimo scontro tra il Movimento Cinque Stelle e il sindaco Emanuele Antonelli. Che rivela: «Quasi quasi mi ricandido solo per fare campagna elettorale contro i Cinque Stelle».

Le delibere approvate

La seduta si apre con l’approvazione di due delibere: quella per l’autorizzazione alla riconversione del capannone di via General Fanti da parte delle associazioni sportive che vi insedieranno uno skatepark indoor e un poligono di tiro, e quella su una mini-variazione di bilancio. Ma il consiglio entra nel vivo del dibattito politico quando si inizia a parlare delle due mozioni su Accam, quella del PD sull’indagine sulle emissioni inquinanti e quella del Movimento Cinque Stelle sull’istituzione di una commissione ad hoc sulla società che si occupa di smaltimento dei rifiuti. Inizialmente, dopo l’illustrazione dei rispettivi testi da parte di Cinzia Berutti (PD) e Claudia Cerini (M5S), nessuno si iscrive a parlare. «Non vi capisco molto» ammette sconsolata Berutti, che ricorda come, Accam a parte, in una città che è tra le prime 20 più inquinate d’Europa per tasso di mortalità causato dalle polveri sottili, secondo uno studio dell’Institute for Global Health di Barcellona.

Scintille Antonelli-M5S

Poi però quando la “grillina” Cerini, per sollecitare una nuova indagine epidemiologica sulle emissioni di Accam, ricorda che «basterebbe stanziare la stessa cifra spesa per le luminarie natalizie», il dibattito si scalda. È il sindaco Antonelli a sbottare, come da par suo: «Il vostro è accanimento terapeutico – afferma – le emissioni dell’inceneritore sono monitorate da Arpa e dagli enti preposti, è inutile che lo faccia l’amministrazione. Siete No Accam, No ospedale unico e adesso anche No luci di Natale: speriamo che vogliate almeno lasciare in piedi le aziende che lavorano, anche se sono fatte di cemento». Poi l’attacco sulla commissione su Accam: «La voto anch’io, ma solo quando Accam sarà fallita e voi festeggerete, anche se le vostre richieste sono inutili e stupide – le parole di Antonelli – servirà per le 30 persone che lavorano in Accam e che rimarranno a casa e per monitorare gli impianti che smaltiranno i rifiuti quando l’inceneritore non ci sarà più».

Il botta e risposta “elettorale”

Al sindaco replica a tono il capogruppo dei Cinque Stelle Luigi Genoni: «Non siamo quelli del No, da anni proponiamo soluzioni alternative all’incenerimento, anche più articolate e complesse, che voi non prendete in considerazione. La verità è che in piena campagna elettorale lei vorrebbe togliere di mezzo il tema Accam». E Claudia Cerini: «Noi non vogliamo il fallimento di Accam, ma il fallimento è la conseguenza inevitabile della vostra gestione fallimentare della società». Al che Antonelli ribatte: «Mi fate paura quando dite che per forza Accam deve fallire. Quasi quasi mi ricandido solo per fare campagna elettorale contro Luigi Genoni, se penso che possiate prendere il 5% alle elezioni».

Il dibattito sull’aria

Dopo il “siparietto” da pre-campagna elettorale, il dibattito si sviluppa sul tema dell’inquinamento. La Lega, con Paola Reguzzoni, e Idee in Comune, con gli interventi del capogruppo Paolo Genoni e di Donatella Fraschini, spostano il tiro dalle emissioni di Accam al tema più generale dell’inquinamento dell’aria in città. «Accam rispetta tutti i limiti di emissioni previsti dalla legge. Se Busto è inquinata è anche per le autostrade, la vicinanza a Malpensa e il tessuto industriale». «Abbiamo una responsabilità con i messaggi che mandiamo da quest’aula – la riflessione di Paolo Genoni – non possiamo banalizzare la questione limitandola all’inceneritore».

Il rinvio

E se Valerio Mariani (PD) rivendica il diritto di chiedere «un aggiornamento dell’indagine epidemiologica di ATS del 2016», alla fine maggioranza e opposizioni convergono sul “lodo Paola Reguzzoni”: rinviare la mozione per riscriverla, ampliando il raggio d’azione al tema più generale dell’inquinamento atmosferico e prevedendo anche un tavolo di confronto. «La riflessione sulla salute e sull’ambiente ha bisogno di approfondimenti scientifici» rimarca Cinzia Berutti (PD). «Accetto il rinvio per una ristrutturazione del testo in una dimensione più ampia, purché non si vada oltre la prossima seduta del consiglio comunale, come atto finale della “legislatura”». La commissione su Accam invece viene bocciata. E sul consiglio cala il sipario a mezzanotte.

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