Patto della Consulta Economia e Lavoro per far uscire dalla crisi l’Alto Milanese

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LEGNANO – Una riflessione comune sulla situazione e sui possibili impatti della crisi epidemiologica sul territorio. È quanto ha avviato la Consulta dell’Economia e del Lavoro dell’Alto Milanese (che comprende sindaci, Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, EuroLavoro-Afol Ovest Milano e i sindacati Cgil, Cisl e Uil) riunitasi ieri, mercoledì 2 novembre. La Consulta ha quindi sottoscritto un protocollo territoriale articolato in 4 punti e ha deciso di avviare confronti ai diversi livelli con le parti sociali sui progetti di politiche del lavoro dell’Alto Milanese «anche rispetto alla prossima Programmazione comunitaria 2021-2027, per la ripresa dell’economia e del mercato del lavoro e per valorizzare e implementare gli interventi già avviati sul territorio rispetto ad alcuni temi». Questi, in sintesi, i temi concordati dalle parti, come riportato nel protocollo da esse sottoscritto.

INVESTIMENTI PER IL LAVORO. Le parti coinvolgeranno i diversi soggetti operanti sul territorio al fine di avviare un meccanismo di analisi costante degli andamenti economici e dei fabbisogni formativi e professionali, così da poter condividere nel tempo le politiche per il lavoro e interventi utili per creare buona occupazione.

INTEGRAZIONE WELFARE CONTRATTUALE CON QUELLO PUBBLICO. Le parti concordano di aprire un confronto con l’Asst, le Aziende sociali del Legnanese e del Castanese e con il Piano di Zona per sviluppare servizi da offrire a lavoratori e aziende, utili ad affrontare l’attuale fase economica e sociale determinata dalla crisi epidemiologica, anche collegando le politiche per il lavoro a quelle sociali.

POLITICHE ATTIVE. Le parti concordano sull’opportunità di costruire un sistema di rete territoriale aperto che preveda la Governance del pubblico, in sinergia e collaborazione di tutti i soggetti che operano nel territorio. Fra gli obiettivi: il potenziamento dell’offerta di servizi di politiche attive, compresi quelli “integrati” (servizi di orientamento, formazione, scuola, azienda); interpretazione e anticipazione delle tendenze e degli sviluppi delle professioni e della domanda di lavoro; potenziamento dell’offerta di formazione e di riqualificazione; lotta alla dispersione scolastica; rafforzamento della capacità di rete con soggetti privati.

APPALTI PUBBLICI E PROCEDURE DI ACCREDITAMENTO E DI AFFIDAMENTO DIRETTO. Le parti si impegnano a promuovere la sicurezza, la trasparenza e la qualità del lavoro ad ogni livello della filiera di erogazione dei lavori e dei servizi, come elemento di contrasto alla corruzione e alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Inoltre concordano sull’opportunità che le gare e le procedure di accreditamento e di affidamento diretto seguano alcuni princìpi, quali la scelta prioritaria, nelle commesse di lavori e sempre in quelle di servizi ad alta intensità di lavoro, del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che consente di valutare la qualità complessiva delle offerte, invece che il criterio del massimo ribasso, e che venga promosso l’utilizzo del contratto di rete come strumento utile per la partecipazione alle gare d’appalto.

Torre (Cgil): «Primo tassello per affrontare i problemi»

«Con la sottoscrizione del primo “Protocollo Territoriale della Consulta Economia e Lavoro dell’Alto Milanese” – commenta Jorge Torre, segretario generale Cgil Ticino Olona – il territorio dell’Ovest Milano ha avviato un importante processo di costruzione di una strategia locale che sappia fronteggiare e governare la situazione di criticità che sta vivendo l’economia del territorio. Questa strategia impegna le parti sottoscrittrici del Protocollo a sviluppare sinergie e a trovare meccanismi di raccordo e di cooperazione tra i diversi attori territoriali per agire  su nodi più che mai importanti. È fondamentale, ma non affatto scontato, che in particolare di fronte all’emergenza sanitaria, sociale ed economica, ci sia un impegno comune ad agire con senso di responsabilità e collaborazione per costruire una risposta che vada oltre quella delle singole organizzazioni. Questo protocollo – conclude Jorge Torre – rappresenta un tassello importante per affrontare seriamente e insieme i problemi dell’Alto Milanese».

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