Pazienti Covid-19 dimessi, come gestirli? Appello al Prefetto del sindaco di Cassano

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CASSANO MAGNAGO – Il trasporto a casa e l’isolamento domiciliare dei pazienti Covid-19 clinicamente guariti, che vengono dimessi dagli ospedali ma sono ancora contagiosi, è un problema da affrontare urgentemente. Lo chiede il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno in una lettera inviata al Prefetto di Varese Enrico Ricci e al presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli. Un appello pubblico che Poliseno, da amministratore locale che è in prima linea sull’emergenza coronavirus già da tempo, rivolge in spirito di collaborazione e senza alcuna volontà polemica, con l’intenzione di trovare una quadra per tutte quelle situazioni, per fortuna numericamente crescenti, che rischiano di ricadere sulle spalle dei Comuni, creando problemi di non semplice gestione: «Serve una soluzione urgentissima».

L’appello di Poliseno

Egregi, ritengo doveroso affrontare insieme e con una soluzione univoca, una delle tante criticità che in questi giorni di emergenza ci troviamo ad affrontare. Si tratta della gestione dei tanti pazienti Covid-19 dimessi dalle strutture sanitarie a seguito della loro guarigione, ma ancora positivi al virus e quindi ancora fonte di contagio. I problemi da risolvere sono principalmente due.

1) trasporto a casa a seguito di dimissioni dall’ospedale: questo servizio non viene eseguito dalla struttura sanitaria, ma essendo i soggetti ancora positivi non è pensabile, per ovvie ragioni di contenimento del contagio, di far effettuare questo servizio a parenti con mezzi propri, a taxisti o comunque ad altri soggetti non in grado di farlo rispettando le norme di sicurezza.

2) isolamento domiciliare per i soggetti ancora positivi: per tutti coloro che, una volta dimessi, non possono terminare al proprio domicilio il periodo di quarantena, è necessario prevedere una soluzione per vitto e alloggio. Propongo che la Prefettura (come previsto dal DPCM in tema di coronavirus) requisisca strutture alberghiere (nelle diverse aree della Provincia), dove poter ospitare chi è in quarantena o in isolamento e non può farlo presso il proprio domicilio. Questo favorirebbe anche la gestione di consegna pasti e tutti gli altri servizi necessari.

Entrambe le questioni necessitano di una urgentissima soluzione.

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