Il Pd di Busto: «Centro cottura e palaginnastica che fine hanno fatto?»

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BUSTO ARSIZIO – «Questa giunta ha fissato obiettivi strategici, non è riuscita a raggiungerli e così li ha cambiati in corso d’opera. Basta vedere quanto accaduto per il centro cottura e il palaginnastica. Del primo progetto non c’è più traccia, mentre il secondo non si sa quando riusciranno a concretizzarlo». Questo è in sintesi ciò che sostiene il Partito Democratico di Busto a proposito del bilancio consuntivo approvato durante l’ultimo consiglio comunale. E per i dem «non serve un assessore dedicato ai Lavori pubblici come sostenuto dai Cinque stelle, bensì un indirizzo politico chiaro che possa governare la città».

L’indirizzo che non c’è

«Dal rendiconto di gestione 2018 da parte dell’amministrazione comunale emerge un indirizzo politico labile, se non del tutto assente – sostiene la consigliera dem Cinzia Berutti – a partire dall’analisi della Relazione sulle performance 2018». Secondo Berutti, infatti, «questo documento descrive chiaramente quali sono stati gli indirizzi che la giunta politica ha assegnato ai dirigenti amministrativi per lo svolgimento della loro attività annuale. Leggendolo si evidenzia la scarsa congruenza tra gli indirizzi assegnati e la conseguente azione amministrativa».

Progetti solo sulla carta

I dem di Busto portano come esempio della loro tesi due vicende ben note in città: la realizzazione del Centro cottura previsto in zona industriale e il palaginnastica a Beata Giuliana.

«Rispetto al primo caso, infatti, la giunta ha inserito nel Dup il miglioramento della qualità dei servizi educativi e dei servizi connessi quale uno degli obiettivi strategici per la propria azione di governo. E ha assegnato ai dirigenti il compito di predisporre tutti gli atti e le procedure realizzative. Coinvolgendo, in particolare, l’avvocatura comunale, la pubblica istruzione, i lavori pubblici. Tuttavia, nel luglio 2018 l’obiettivo viene accantonato a seguito della decisione di attendere a formalizzare l’atto già predisposto, ritenendo maggiormente rispondente all’interesse dell’amministrazione il rinnovo dell’affidamento del servizio alla ditta che già ora ne è la concessionaria». “Cosa è successo?” chiedono i dem. «La giunta – dice Berutti – ha fatto lavorare gli uffici su specifici obiettivi ritenuti strategici e poi ha deciso che tali obiettivi non lo fossero più. Le valutazioni della maggioranza hanno fatto desistere dall’avvio di una procedura attesa da anni e descritta più volte come un intervento che avrebbe non solo affrontato il tema della ristorazione scolastica, ma rilanciato ulteriormente e resa più attrattiva la zona industriale».

Il lavoro (inutile) dei funzionari

Anche nel secondo caso relativo al palaginnastica «gli uffici hanno proceduto a predisporre la gara per l’affidamento della progettazione, a svolgere le verifiche tecniche, a individuare il vincitore e ad effettuare l’aggiudicazione definitiva della procedura con la Determina dirigenziale del 28.12.2018. Insomma l’obiettivo è stato raggiunto al 100%. Tuttavia, viene riportato nelle note a fondo pagina che “Le procedure di riattivazione dell’opera pubblica a vocazione sportiva non potranno essere perseguite senza la preventiva definizione di un accordo formale con la Provincia di Varese” e ancora “La realizzazione della seconda fase è vincolata, imprescindibilmente, al raggiungimento dell’accordo con Provincia di Varese per l’utilizzo delle fonti di finanziamento del progetto”. Anche in questo caso la giunta ha fatto lavorare gli uffici sulla base di obiettivi che non riescono a trovare concretezza a causa di carenze da individuare tutte all’interno della stessa giunta».

Il giudizio politico

La consigliera non risparmia un’ultima stoccata al centrodestra bustocco: «Amministrare significa gestire le complessità di una realtà come la nostra, quinta città della Lombardia, e farlo con un pensiero che diriga le azioni. Quale sia il pensiero dell’amministrazione su tanti temi è difficile da comprendere e non perché, come dicono alcune delle cariche istituzionali più importanti, “noi non capiamo”, ma perché quello che la politica di questo Comune mette nero su bianco solleva non poche perplessità». Dello stesso avviso è anche il segretario dem Paolo Pedotti che esprime preoccupazione «sugli effetti generati da incertezze, ritardi e inefficienze dell’Amministrazione che contribuiscono al rischio avvertito dagli investitori privati e frenano le aspettative di investimento, anche a lungo termine e su tutto il perimetro comunale».

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