PD di Busto, il toto-nomi per il candidato sindaco: Verga, Bellazzi, Maggioni, D’Adda

BUSTO ARSIZIO – Moderato o di sinistra? Il PD di Busto sfoglia la margherita per trovare il candidato sindaco giusto da contrapporre al centrodestra alle prossime elezioni. In attesa di capire come verrà costruita la coalizione di centrosinistra e se ci sarà la possibilità di organizzare, emergenza Covid permettendo, le elezioni primarie che stavolta i Dem vorrebbero sperimentare anche a livello cittadino, sono almeno quattro i nomi, due uomini e due donne, che circolano insistentemente sui tavoli delle discussioni pre-elettorali. In ordine alfabetico: Erica D’Adda, Maurizio Maggioni, Walter Picco Bellazzi e Valentina Verga.

Il “cantiere” del centrosinistra

La partita delle elezioni, sul versante del centrosinistra, è ancora in una fase preliminare. Il partito ha aperto il dialogo con le altre forze di opposizione, dentro e fuori il consiglio comunale, per verificare la possibilità di costruire alleanze in vista della tornata amministrativa della prossima primavera, e dovrebbe chiudere questa fase entro Natale, come preannunciato nei giorni scorsi dal segretario cittadino del Pd Paolo Pedotti. Fatta la coalizione, però, occorre individuare una figura autorevole da proporre come candidato sindaco. E stavolta, dopo l’esperimento del 2016 quando il ruolo di front runner fu “appaltato” ai civici di Busto al Centro (Gianluca Castiglioni), sembra che i Dem di Busto abbiano tutte le carte in regola per mettere in campo un proprio uomo. O una propria donna.

La scelta del candidato/a

Posto che sulle modalità di selezione del candidato sindaco il PD dovrà trattare con la coalizione che si formerà, qualche “figurina” da mettere sul tavolo c’è già. Profili conosciuti e riconoscibili, di solida appartenenza, con storie diverse. Moderati o di sinistra. Dalla squadra attualmente presente in consiglio comunale si fa strada l’ipotesi di una candidatura di Valentina Verga, attuale capogruppo PD. Ha 37 anni, è avvocato e figlia d’arte (il padre Angelo è stato per tanti anni sugli scranni della sala esagonale), ed è già stata candidata alle elezioni provinciali del 2018. Poi ci sono due nomi storici del partito: Walter Picco Bellazzi, 70 anni, avvocato, già candidato sindaco nel 1997 (contro Gianfranco Tosi e Gianfranco Bottini, non arrivò al ballottaggio) e capogruppo nella precedente consigliatura, e Maurizio Maggioni, 68 anni, attuale presidente dell’Auser, già consigliere comunale e regionale e segretario degli allora DS (Democratici di Sinistra). Infine continua ad essere appetibile l’opzione di affidarsi a Erica D’Adda, 57 anni, senatrice nella passata legislatura, già segretaria e consigliere comunale per diversi anni. Qualcuno vorrebbe tirare per la giacchetta Valerio Mariani, attuale presidente del consiglio comunale, che però avrebbe già declinato l’invito prima che possa arrivare al tavolo. Così come ricompare nel toto-nomi la figura di Liberto Losa, avvocato e presidente dell’ANPI.

Il tempo stringe

Solo rumors, per ora. Subito dopo Natale si dovrà fare sul serio. Anche perché, ammonisce uno storico militante Dem, il fattore tempo sarà decisivo. A maggior ragione se l’attuale sindaco Emanuele Antonelli dovesse sciogliere le riserve a breve, come si vocifera. Sarà decisivo sia per impostare una campagna elettorale tutt’altro che semplice, sia per formare una “lista del sindaco” che sia in grado di attrarre voti dai delusi del centrodestra.

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