Parlare del bonus ai parlamentari per non parlare d’altro

pellerin bonus governo titanic

di Ivanoe Pellerin

Cari amici vicini e lontani, la delusione e l’incertezza sembrano ormai una costante opprimente del mio animo. Vi racconto. Oggi ho fatto un breve giraingiro con la mia amata motocicletta sul Mottarone, la montagna di casa nostra. Settantadue Km. da Busto con dodici di montagna con curve, controcurve e qualche tornante. Per chi ama le pieghe (gergo motociclistico) un vero sciroppo di benessere e di scacciapensieri. Sono solito prendere un ottimo caffè presso l’Hotel Miramonti, gestito da una gentile famiglia del luogo molto accudente. Mentre sfogliavo i quotidiani devo essermi lasciato andare a qualche esclamazione di troppo del tipo: ohibò…, ma tu guarda…, questi disgraziati… (all’indirizzo dei soliti politici). Lì vicino un ciclista dalla folta barba sale e pepe, dal fisico asciutto e ben attrezzato, ha condiviso le mie invettive e siamo finiti a spartire le preoccupazioni dell’oggi e del domani.

Questa assurda sceneggiata dei tre (non più cinque) politici che avrebbero percepito i 600 euro, destinati a sostenere le piccole partite Iva, ha procurato qualche emicrania a molti ma non altro. Il punto, come sottolinea molto bene Daniele Capezzone intelligente giornalista, è un altro. Al di là di voler appendere al più alto pennone della nave quei disperati che hanno fatto uno scempio di questo famoso bonus, dobbiamo considerare altri punti di vista. In effetti ci sono troppe faccende che appaiono molto poco chiare. Per esempio. Che ci fossero dei politici che avevano profittato dei drammatici 600 euro si sapeva almeno dal mese di maggio. Perché la notizia ha preso il largo proprio in questi giorni?

pellerin bonus governo titanic
Ivanoe Pellerin

Alcuni giornalisti affermano che ciò è stato utile per distogliere l’attenzione dei cittadini dalla lettura di quei verbali non più secretati che dimostrano l’inadeguatezza di coloro che hanno preso decisioni discutibili e in ritardo e tutti i pasticci del governo. Chi ha deciso di portare avanti un’indagine intorno a questo argomento, di per sé è piuttosto impegnativa? Andare a spulciare milioni di richiedenti il bonus e rintracciare personalità o persone note di più o di meno e fare un incrocio dai dati è un lavoro davvero difficile che può essere condotto solo da esperti. È cercare il famoso ago nel pagliaio. Non esiste che “ops … sono comparsi tre richiedenti un po’ (come dire) sui generis”, così all’improvviso!

Se questo è vero, allora la preoccupazione è un’altra. Questi “strumenti” come la cassa integrazione, le cartelle sanitarie, gli elenchi della disoccupazione, financo la richiesta della colf e molto altro ancora sono in mano a questi enti statali per esser utilizzati … ma come? Per inciso come commenta Nordio, questi tre disperati non hanno commesso alcun reato. Caso mai sono moralmente spregevoli, ma finisce lì. Altri politici possono aver profittato di altre facilitazioni legate alle delibere governative attuali. Quando un politico compra un Suv profittando degli incentivi legati all’ecotassa voluta da lui stesso o il ministro dei trasporti che si compra un monopattino (questo è inventato) con le relative agevolazioni fiscali commettono un illecito? Non credo proprio. Il problema fondamentale è che questa legge dei 600 euro (come altre) è stata costruita in maniera assurda. Sembra proprio money per tutti. Il governo Conte ha dato il via ad una norma davvero lacunosa che non ammette alcun limite, alcun controllo per esempio dell’Isee, che potrebbe essere interpretato e quindi potrebbe rendere più difficile l’erogazione indiscriminata. Fin dal primo mese molti commercialisti avevano segnalato come molti clienti, che non avevano alcuna necessità, avessero richiesto il bonus. Nessuno ha pensato di porre dei limiti magari con il successivo decreto Rilancio. Ancora una volta inadeguatezza, incompetenza, impreparazione; in sintesi purtroppo si può dire: dilettanti allo sbaraglio.

L’Inps ha annunciato un’indagine interna per fare chiarezza sulla fuga di notizie e ne ha dato notizia il Corriere della Sera dell’11 agosto. Peccato che il Fatto Quotidiano ha fatto i nomi di due parlamentari. Come hanno saputo? Un’inchiesta giornalistica che non ha nulla a che vedere con i fatti in questione? Ancora. Il garante per la Privacy ha comunicato che sarà svolta un’istruttoria circa il trattamento dei dati svolto dall’Inps ma nello stesso tempo che la Privacy, in questo caso, non è d’ostacolo alla pubblicazione dei dati relativi. Ma allora? A quale gioco stiamo giocando?

Cari amici vicini e lontani, questo è stato l’argomentare della nostra mattinata. Sono occorsi alcuni ottimi caffè per calmare le acque alquanto agitate del nostro dialogo. Di solito ciclisti e motociclisti non hanno convincimenti simili ma in questo caso abbiamo fatto un’eccezione. Ricordate quando accennavo agli incompetenti, agli inadeguati, a coloro che prendono le forme degli gnomi al timone della nave? Ecco, appunto, questa è stata la conclusione. Mentre ruota grande e ruota piccola, per una volta insieme, rotolavamo giù per le vie del Mottarone, le nuvole all’orizzonte hanno preso la forma inconsueta di una nave. È durato solo un attimo, ma per un attimo ho avuto l’impressione che la forma della nave fosse quella del Titanic. Non badate a questo, certamente mi sono sbagliato.

pellerin bonus governo titanic – MALPENSA24