Per l’8 marzo a Gallarate va in scena la storia dello stupro di Pamplona

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GALLARATE – “Sorella, io sì ti credo!”. É questo il titolo della rappresentazione con cui l’amministrazione comunale di Gallarate celebra la festa della donna. Anche quest’anno l’assessore alla Cultura Isabella Peroni ha voluto proporre una serata che vuole essere un momento d’incontro e di riflessione. L’appuntamento è  al Teatro del Popolo venerdì 8 marzo, alle 21. L’ingresso è a offerta libera.

Storia di una violenza

In scena sarà presente il gruppo di teatro sociale “Dietro le quinte”, accompagnato dal Coro Rebelde di Varese, da Danilo Tomasino alla chitarra e da
Ugo Perini che si esibirà con percussioni e flauto traverso. É prevista la partecipazione straordinaria della poetessa Elisa Longo. La storia, ispirata a fatt realmente accaduti, è ambientata in Spagna, dove una ragazza di 18 anni viene violentata da cinque uomini, che vengono condannati per abuso, non per stupro, secondo la distinzione operata dalla legge spagnola in ragione del ricorso o meno alla violenza o all’intimidazione. Un gruppo di suore carmelitane scalze prende posizione a favore della giovane, pubblicando un messaggio significativo: «Noi viviamo in clausura, indossiamo un vestito che arriva quasi alle caviglie, non usciamo mai la notte, salvo emergenze. Non andiamo alle feste, non beviamo alcolici e abbiamo fatto voto di castità. La nostra è una scelta che non ci rende migliori o peggiori di altre, sebbene, paradossalmente, ci fa più libere e felici di molte. E proprio perchè si tratta di una libera scelta, difendiamo con tutti i mezzi a nostra disposizione – e questo è uno di quelli – il diritto di tutte le donne di poter fare apertamente, senza ostacoli, il contrario. Tutto ciò senza essere giudicate, violentate, intimidite, assassinate o umiliate». Il post su Facebook si conclude così: “Sorella, io sì ti credo”.

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