BUSTO ARSIZIO – Ragazzi fragili a “lezione” di pet therapy con i cani di Carolina Odv, l’associazione specializzata nelle attività terapeutiche con gli animali da compagnia, la cui sezione bustocca presieduta da Enza Cardinale ha voluto avviare questo progetto con i ragazzi diversamente abili anche nelle scuole. Da qualche settimana ormai, tutti i lunedì mattina, dalle 9 alle 10, i cani e gli educatori di Carolina Odv si ritrovano nella palestra delle scuole “Pertini” di via Rossini per incontrare quattro ragazzi delle “medie” accompagnati dalle loro insegnanti di sostegno.
I protagonisti
La preside dell’istituto comprensivo “Pertini”, la prof. Stefania Bossi, li chiama «colleghi con la coda». Loro sono Bea, Giada, Arcibaldo e il boxer Sasha: i quattro cani di Carolina Odv che, a rotazione, vengono a scuola per fare “lezione” di pet therapy con i ragazzi fragili del ciclo della secondaria di primo grado (la ex “scuola media”). Per questo primo progetto ne sono stati individuati quattro, due di seconda e due di terza, «con esigenze e gravità diverse», come sottolinea la dirigente scolastica. «Un progetto bellissimo e utile per i ragazzi, che andrà avanti fino a giugno. Imparano a gestire il cane e a relazionarsi con gli altri».
Gli sviluppi
Le attività vengono svolte principalmente in palestra, con qualche passaggio anche all’esterno. «In tutto noi seguiamo nove ragazzi con questa attività, quattro a scuola e cinque a domicilio – rivela Enza Cardinale, presidente della sezione di Busto di Carolina Odv – crediamo che possa essere di grande aiuto per i ragazzi autistici e con altre problematiche relazionali». Si è partiti dalle “Pertini” anche perché qui la quota di ragazzi che accedono al sostegno arriva a toccare il 10% della popolazione scolastica (70-80 su 700 iscritti tra scuola dell’infanzia, primarie e secondaria di primo grado). Alla “lezione” di questa mattina, 20 febbraio, era presente anche l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana, che ritiene «molto funzionale questo tipo di attività di pet therapy» e spera di poterla allargare, in futuro, anche ad altri istituti comprensivi della città.